La giunta Sboarina revochi il progetto La Cercola, Il tempo dei centri commerciali a Verona è concluso!
Con la delibera della precedente amministrazione Tosi è stato approvato il progetto del centro commerciale alla Cercola a conclusione di un iter avviato nel 2011 con il voto favorevole di tutti i componenti della Giunta e della maggioranza di allora, di cui facevano parte buona parte dei “nuovi” amministratori di oggi. Solo PD e SEL avevano votato contro al Piano degli Interventi che conteneva la scheda norma della Cercola.
In questi anni il PD si è attivato non poco per presentare osservazioni al progetto, alcune delle quali hanno consentito di ritardare il più possibile l’iter di approvazione.
Ora la partita si gioca su due fronti: quello provinciale, dove il tutto deve essere sottoposto a valutazione di impatto ambientale, e sul tavolo dell’Assessore Segala che ha già dichiarato: “basta centri commerciali” .
Nel parere sulla valutazione ambientale strategica, ARPAV (Agenzia per la protezione dell’ambiente) ha rilevato effetti negativi dell’intervento, quali:
- peggioramento della qualità dell’aria per effetto delle emissioni in atmosfera prodotte sia dall’attività commerciale sia dal traffico veicolare attratto
- aumento dell’inquinamento da rumore sia per effetto delle strutture commerciali sia dal traffico indotto
- consistente perdita di suolo per effetto della estesa impermeabilizzazione dell’area causata sia dalla realizzazione dei parcheggi sia delle strutture commerciali/abitative.
All’Assessore e al Sindaco Sboarina chiediamo di intervenire al più presto, anche nelle preposte commissioni, e di ritirare la delibera recentemente approvata.
Chiediamo, in particolare, e come fatto già con la precedente amministrazione, che:
- L’Amministrazione predisponga una delibera per fermare la costruzione del nuovo centro commerciale e presenti il progetto in assemblea pubblica, da svolgersi nella VII^ Circoscrizione, unitamente agli altri progetti edilizi e commerciali previsti, in modo che i cittadini siano messi a conoscenza degli sviluppi urbanistici del territorio.
- Sia fatta una valutazione dei costi/benefici sociali, ambientali e non solo economici che il PUA ha per il territorio della VII^ Circoscrizione.
- Sia rivisto lo studio sulla viabilità considerando l’area compresa tra la rotonda di San Martino, i quartieri di Madonna di Campagna, San Michele e Fondo Frugose tenendo conto anche dei futuri insediamenti previsti nel PI. In buona sostanza si chiede uno studio della mobilità che valuti quello che succederà dopo che saranno attuati tutti i previsti interventi che l’Amministrazione ha programmato.
Crediamo che il tempo delle grandi superfici di vendita, a Verona, sia concluso. Il programma della coalizione Salemi prevedeva la possibilità di rivedere il PAT e ripartire con maggior senso verso le vere esigenze di Verona. Chiediamo quindi un atto di coraggio da parte del neosindaco.
Carlo Pozzerle, consigliere Pd Settima Circoscrizione