La giunta Sboarina revochi il progetto La Cercola, Il tempo dei centri commerciali a Verona è concluso!

Pubblicato da il 24 Luglio 2017 0 Commenti

Con la delibera della precedente amministrazione Tosi è stato approvato il progetto del centro commerciale alla Cercola a conclusione di un iter avviato nel 2011 con il voto favorevole di tutti i componenti della Giunta e della maggioranza di allora, di cui facevano parte buona parte dei “nuovi” amministratori di oggi. Solo PD e SEL avevano votato contro al Piano degli Interventi che conteneva la scheda norma della Cercola.
In questi anni il PD si è attivato non poco per presentare osservazioni al progetto, alcune delle quali hanno consentito di ritardare il più possibile l’iter di approvazione.
Ora la partita si gioca su due fronti: quello provinciale, dove il tutto deve essere sottoposto a valutazione di impatto ambientale, e sul tavolo dell’Assessore Segala che ha già dichiarato: “basta centri commerciali” .
Nel parere sulla valutazione ambientale strategica, ARPAV (Agenzia per la protezione dell’ambiente) ha rilevato effetti negativi dell’intervento, quali:

  • peggioramento della qualità dell’aria per effetto delle emissioni in atmosfera prodotte sia dall’attività commerciale sia dal traffico veicolare attratto
  • aumento dell’inquinamento da rumore sia per effetto delle strutture commerciali sia dal traffico indotto
  • consistente perdita di suolo per effetto della estesa impermeabilizzazione dell’area causata sia dalla realizzazione dei parcheggi sia delle strutture commerciali/abitative.

All’Assessore e al Sindaco Sboarina chiediamo di intervenire al più presto, anche nelle preposte commissioni, e di ritirare la delibera recentemente approvata.
Chiediamo, in particolare, e come fatto già con la precedente amministrazione, che:

  1. L’Amministrazione predisponga una delibera per fermare la costruzione del nuovo centro commerciale e presenti il progetto in assemblea pubblica, da svolgersi nella VII^ Circoscrizione, unitamente agli altri progetti edilizi e commerciali previsti, in modo che i cittadini siano messi a conoscenza degli sviluppi urbanistici del territorio.
  2. Sia fatta una valutazione dei costi/benefici sociali, ambientali e non solo economici che il PUA ha per il territorio della VII^ Circoscrizione.
  3. Sia rivisto lo studio sulla viabilità considerando l’area compresa tra la rotonda di San Martino, i quartieri di Madonna di Campagna, San Michele e Fondo Frugose tenendo conto anche dei futuri insediamenti previsti nel PI. In buona sostanza si chiede uno studio della mobilità che valuti quello che succederà dopo che saranno attuati tutti i previsti interventi che l’Amministrazione ha programmato.

Crediamo che il tempo delle grandi superfici di vendita, a Verona, sia concluso. Il programma della coalizione Salemi prevedeva la possibilità di rivedere il PAT e ripartire con maggior senso verso le vere esigenze di Verona. Chiediamo quindi un atto di coraggio da parte del neosindaco.

Stefano Vallani, consigliere comunale Pd Verona
Carlo Pozzerle, consigliere Pd Settima Circoscrizione