Oggi è la giornata internazionale per la parità retributiva. Secondo il World Economic Forum, l’Italia si posiziona al 87° posto.

Pubblicato da il 18 Settembre 2025
Nel 2024, le donne hanno guadagnato in media il 10,5% in meno rispetto agli uomini, e questo divario aumenta nei ruoli dirigenziali e nelle posizioni di maggiore responsabilità​.
In Italia (fonte Istat), le donne percepiscono una retribuzione oraria media di 15,5 euro, contro i 16,3 euro degli uomini.
Nonostante un aumento della presenza femminile nei consigli di amministrazione, le donne occupano meno del 6% dei ruoli esecutivi e solo il 3% delle posizioni di amministratore delegato​.
In Italia le donne guadagnano in media oltre il 20% in meno rispetto agli uomini.
Colpisce la scarsa presenza femminile nel settore tecnologo e delle STEM, dove si riscontrano le retribuzioni migliori.
In Veneto le donne occupate sono il 53%, impegnate per la gran parte in lavori part time, temporanei e male retribuiti e percepiscono retribuzioni inferiori a quelle degli uomini, con un divario salariale che aumenta negli impiego di livelli superiori.
La legge regionale n 3/2022 ha previsto delle misure normative e interventi per ridurre il divario lavorativo e retributivo che penalizza le donne e le discrimina, attraverso politiche che incentivino la presenza femminile nel mondo del lavoro, ma anche con interventi che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
La politica deve garantire alle donne possibilità di lavoro adeguate alle loro aspirazioni e preparazione.
Si tratta di una necessita’ per la nostra Regione e per l’Italia intera,  che deve poter contare a pieno sulle risorse che possono mettere in campo le donne, a beneficio anche economico del Paese.