ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI: TOSI VUOLE METTERE LE MANI NELLE TASCHE DEI DIPENDENTI? PENSI PIUTTOSTO AD AIUTARE LE CASE DI RIPOSO A NON AUMENTARE LE RETTE

Pubblicato da il 15 Novembre 2023

Tosi vuole mettere in discussione l’accordo conciliativo che dopo anni di scontri durissimi e di clima plumbeo ha consentito all’Istituto assistenza Anziani di tornare in carreggiata, con soddisfazione dei dipendenti e relazioni sindacali di nuovo nella norma? Parli chiaro perché quello – il mettere le mani nelle tasche dei lavoratori – è il vero punto di caduta di tutto il suo ragionamento.
Per innescare una nuova guerra di potere all’interno del centrodestra, che ha governato fino all’anno scorso l’ente, e che tutti sanno essere l’unico e vero responsabile delle attuali difficoltà finanziarie dell’ente, Tosi rischia di buttare il bambino con l’acqua sporca.
La tempistica con la quale ha lanciato il suo grido di allarme è sospetta. Allo stesso modo fa pensare che alla base dell’atto di vigilanza da parte della Regione, peraltro tardivo in quanto la situazione ha già raggiunto il suo acme nella passata amministrazione e ora si sta faticosamente risolvendo, ci sia una segnalazione proveniente dall’interno.
Come Partito Democratico saremo sempre dalla parte dei lavoratori soprattutto quando i loro interessi sono legittimi, come legittimo è l’accordo conciliativo siglato davanti alle autorità preposte.
Plaudiamo dunque all’efficace azione del nuovo cda che in pochissimo tempo è riuscito a ricomporre anche dal punto di vista politico una situazione in stallo da molti anni, foriera di gravi disagi per lavoratori e anche ospiti.
Sarebbe il caso, piuttosto, che senatori e deputati della Repubblica dessero una mano per scongiurare l’imminente, nuovo e pesante aumento delle rette nelle case di riposo, chiamando in causa il governo oppure convincendo la Regione del Veneto a stanziare i 100 milioni richiesti dalla mozione del gruppo regionale Pd.

Franco Bonfante, segretario provinciale Pd Verona
Alessia Rotta, segretaria cittadina Pd Verona
Anna Maria Bigon, consigliera regionale Pd