VERRANNO ATTIVATI I POSTI DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE, BIGON (PD): “BENE L’IMPEGNO DELL’ASSESSORA REGIONALE, RESTITUIRE DIGNITÀ ALLA CURA DEI GIOVANI PAZIENTI”

Pubblicato da il 1 Settembre 2023

Venezia, 1 settembre 2023. Porre fine alla vergogna e al degrado di minori ricoverati in reparti di psichiatria per adulti: l’obiettivo, condiviso ieri, giovedì 31 agosto, in Commissione Quinta del Consiglio Regionale Veneto, durante la discussione della relazione socio-sanitaria alla presenza dei Commissari, dei Dirigenti e del Direttore Generale di settore, è stato suggellato dall’impegno dell’assessora Manuela Lanzarin ad attivare i posti letto di Neuropsichiatria infantile negli ospedali hub della regione che ancora mancano all’appello rispetto alla programmazione del 2019.

“Ancorché dovuto, si tratta di un impegno che come minoranze apprezziamo in quanto volto a ristabilire canoni di dignità nella cura del disagio psichico dei minori” commenta la vicepresidente della Commissione regionale Politiche Socio Sanitarie Anna Maria Bigon (Pd). “A fronte di 60 posti letto programmati, oltre a quelli che verranno attivati a Dolo, allo stato ne sono attivi soltanto 12 in tutta la regione, sei dei quali in Azienda Ospedaliera Aoui di Verona (che dovrebbe però disporne di 16 stante la programmazione vigente) e altri 8 a Padova (che dovrebbe disporne di 22)” illustra Bigon.

“Colmare questo gap è un passo di civiltà fondamentale. Ed averne condiviso non solo la programmazione,  ma la necessità di attivarli per salvaguardare la salute e la dignità dei minori, è una buona cosa. Va precisato che il ricovero in reparto avviene soltanto in casi di emergenza o di urgenza, quindi per sua natura deve essere una risposta di breve durata. E’ tuttavia essenziale che durante il ricovero i minori trovino un ambiente e servizi adatti alla loro necessità, cosa che non può assolutamente avvenire nei reparti dedicati agli adulti. Non è questa la corretta presa in carico. Psichiatri,  psicologi e terapeuti dovranno essere a loro disposizione per riportare pienamente in società i ragazzi che hanno tentato suicidio o manifestato altro tipo di esordi di disagio psichico”.