D’Arienzo. Le decisioni anti covid e l’allegra banda dei Pierini.

Pubblicato da il 28 Aprile 2021

Il Governo ha deciso le nuove misure per affrontare l’emergenza Covid. In fondo, riporto alcune slide esplicative.

Sul provvedimento, la Lega si è astenuta perché chiedeva un “coprifuoco” più morbido di un’ora, dalle 22 alle 23. Un decreto fondamentale per affrontare l’emergenza sanitaria, rifiutato per un’ora in meno di coprifuoco. Una cosa che solo a raccontarla fa ridere, ma, purtroppo, è proprio così.

Una premessa doverosa: come è sempre accaduto, le scelte sono orientate sulla base dei dati scientifici.

Purtroppo, le evidenze attuali sono: la variante “inglese” ha preso decisamente il sopravvento ed è notevolmente più contagiosa e la scienza ha provato che il virus resta sospeso in aria per qualche tempo. Queste due certezze hanno determinato l’apertura vera dei soli locali che hanno spazi all’aperto. In Italia come anche altrove. Ad esempio, in Inghilterra, nonostante abbiano vaccinato oltre la metà della popolazione, possono aprire solo i locali all’aperto.

Ma il “coprifuoco” esiste solo in Italia? No. In Austria parte alle 20, in Belgio alle 22. In Francia alle 19,  in Germania alle 21, alle 22 in Olanda e in Spagna alle 23.

Quindi, il solito Salvini la spara inutilmente grossa. Il problema è che sostiene il Governo. Dunque, questa maggioranza è stata composta per affrontare insieme e responsabilmente la pandemia, ma se quello lì continua a fare lo scienziato, per quanto mi riguarda potrebbe anche uscirne. Di sicuro noi non ne sentiremo la mancanza.

Tra i Pierini annovero anche il sindaco Sboarina. Lui che nel pieno dei contagi chiudeva i parchi vuoti e lasciava aperta Piazza Erbe, adesso sbraita per protestare sul fatto che in Arena non possono entrare più di 1.000 spettatori (è stata ribadita la quota imposta già nel 2020).

Ovviamente, non ha alcuna cognizione dei dati scientifici, ma, soprattutto, non ricorda che le deroghe possono essere concesse dalla Conferenza delle Regioni su proposta della Regione Veneto? Lo dice la norma. Peraltro, già l’anno scorso Zaia firmò l’ordinanza con la deroga per l’aumento dei posti da 1.000 a 3.000. Ordunque, possiamo fidarci di uno che parla facendo finta di non sapere le cose? Io no!

Poi c’è un certo Mazzi che, non so a quale titolo sinceramente, urla che lo spettacolo in Arena è in ginocchio a causa della decisione del Governo Draghi. Non si può chiedere ad uno che non sa di cosa parla perché lo faccia, ma posso chiederlo al giornale che rilancia le sue interviste come se fossero fondate su evidenze scientifiche provate. Non lo sono e poiché ha promesso che si incatenerà ai cancelli dell’anfiteatro, andrò a fotografarlo in modo da studiare come un essere umano supera il limite della decenza.

E che dire dei rappresentanti veronesi di commercianti e albergatori? Non serve specificare perché protestano. Entrambi parlano come se il virus eviti di frequentare i locali e gli alberghi. Ma la cosa più singolare è certamente il fatto che, il primo non ha capito che nei luoghi chiusi la probabilità di ammalarsi è altissima e il secondo che i turisti non vengono perché i loro paesi di origine sono messi come noi e non consentono gli spostamenti.

Insomma, è riemersa un’allegra banda di disinformatori che orienta le coscienze con invettive e slogan pseudo negazionisti, mai basate sui dati. Anzi, no…sono basate sui conti, ma qualcosa mi dice che non sono i conti della triste lista quotidiana dei decessi.