Bigon:”L’emergenza Covid ha riportato al centro del dibattito il ruolo fondamentale della sanità pubblica e dei servizi sul territorio”.

Pubblicato da il 26 Agosto 2020

“Dopo anni di tagli indiscriminati è il momento di rilanciarla con investimenti a 360 gradi. A partire dalle piante organiche. Serve un piano di assunzioni serio: è inaccettabile, per esempio, attendere mesi prima della sostituzione di un medico che va in pensione, come se fosse un evento improvviso. Per quanto riguarda gli ospedali occorre muoversi su tre direzioni: investire in manutenzione straordinaria, soprattutto per le strutture periferiche, in macchinari moderni e di qualità e infine, nel potenziamento dei servizi ” dice Bigon.

A Bussolengo l’ospedale di comunità è in ritardo e progressivamente vengono smantellati i servizi, ultima la Risonanza magnetica, poi confermata. A Malcesine sono stati soppressi oltre 20 posti letto di riabilitazione ortopedica, ridotti i servizi ambulatoriali, chiusa la Riabilitazione cardiologica e il cardiologo è presente per le visite ambulatoriali appena un giorno a settimana. A Bovolone il Punto di primo intervento ha riaperto il servizio a mezzo con 12 ore anziché 24 dopo una chiusura di oltre 100 giorni perché il personale era stato dirottato a Legnago. A Caprino si è in attesa dell’ospedale di comunità e dei servizi specialistici. A San Bonifacio, oltre alle liste d’attesa lunghe vi è carenza strutturale di personale e va ulteriormente potenziato. A Legnago, l’ospedale viene lentamente depotenziato dei suoi servizi.

Per tutti questi ospedali di provincia, è stato dichiarato che i vari interventi di ristrutturazione verranno iniziati, o completati, nei prossimi mesi.. E noi controlleremo.

Infine il caso di Zevio e Isola della Scala: in piena emergenza Covid le amministrazioni si sono messe al lavoro per rispondere alle richieste della Regione, la Protezione civile a tempo di record ha riadattato le strutture (220 posti letto) che però sono rimaste inutilizzate, ufficialmente perché non a norma dal punto di vista sismico e antincendio, con uno spreco evidente di fondi pubblici.

Serve un cambio di rotta: Verona e i cittadini della provincia meritano una sanità pubblica di eccellenza e all’avanguardia, per tutti indipendentemente dal reddito, che garantisca i servizi primari e che sia in grado di fronteggiare le emergenze senza gravare sul sacrificio del personale sanitario.

Anna Maria Bigon, candidata al Consiglio Regionale alle elezioni del 20 e 21 settembre