Zaia: non bastano le promesse La Paglia: “Decine di commercianti aspettano da anni i soldi per allagamenti e danni”

Pubblicato da il 25 Agosto 2020

“Il presidente Zaia, oltre la visita dovuta, cominci a risarcire i veronesi”. Così Elisa La Paglia, consigliere comunale e candidato per il Pd alle elezioni regionali, interviene sulla grave tempesta che ha colpito Verona.

“Nelle zone di Verona sferzate domenica da grandine e vento i commercianti e i cittadini stanno facendo la conta di danni pesantissimi – sottolinea -. Il sentimento che prevale è però la sfiducia, perché ci sono tanti veronesi che negli anni passati hanno inviato alla Regione Veneto i moduli per ottenere i risarcimenti per gli allagamenti, operazione ripetuta ben tre volte, e non hanno mai visto un euro. C’è chi addirittura aspetta i soldi dal 2016 e intanto ha dovuto indebitarsi con le banche per far ripartire la propria attività. Da un presidente della Regione una visita sui luoghi del disastro è il minimo che ci si possa aspettare; quello che è grave è tornare a promettere risarcimenti senza aver ancora pagato i danni dei precedenti nubifragi del 2016 e quello del 2018 che ha pesantemente colpito anche il Comune di Negrar di Valpolicella. I veronesi chiedono siano pagati subito i danni di chi è stato colpito, non solo da questa devastazione: dove sono finiti i soldi promessi? Inoltre andrebbero risarciti anche i beni mobili, e non solo quelli immobili, perché, come abbiamo visto a Santo Stefano, ci sono negozianti e liberi professionisti che si sono ritrovati con tutta la merce devastata e danni per centinaia di migliaia di euro”.

Elisa La Paglia ricorda che in alcune zone di Verona, che finiscono costantemente sott’acqua, i commercianti e i privati cominciano a faticare a trovare chi è disponibile ad assumere il rischio alluvione e allagamento: “Da Santo Stefano a Corso Porta Borsari, da Lungadige Vittoria a Parona urgono risposte: dalle infrastrutture idriche, oltre ai tombini e caditoie costantemente intasati. All’amministrazione Sboarina chiediamo anche una miglior cura del verde, che fino ad oggi è stata latitante. L’amministrazione da anni rimanda il finanziamento della mappatura completa delle alberature esistenti in città, valutandone la stabilità e programmando una gestione corretta delle potature e dell’irrigazione, che se eseguite in maniera errata possono causarne il cedimento. Il patrimonio verde è fondamentale per tante ragioni, tra cui la qualità dell’aria, l’abbassamento della temperatura urbana, il paesaggio, per la biodiversità. Gli alberi vanno quindi implementati e mantenuti con un serio programma di sviluppo e di cura che riduca la possibilità di rischi e danni, non pagando 1 euro a metro quadrato come ancora fa il Comune di Verona”.