Eroi senza diritti

Pubblicato da il 4 Agosto 2020

Infermieri e personale non medico degli ospedali e cliniche in emergenza Covid sono stati tra i più esposti al rischio contagio, per loro e le loro famiglie, hanno gestito turni e straordinari nonostante i figli a casa per il blocco delle scuole, eppure ora per loro nessun rispetto.
Dopo 14 anni, salta ancora il rinnovo contrattuale, dopo anni di mobilitazioni e trattative il 30 Luglio ARIS e AIOP, le associazioni che riuniscono le strutture ospedaliere private, hanno fatto saltare il preaccordo di Giugno, un fatto gravissimo e senza precedenti, nonostante l’impegno della conferenza stato regioni e del ministero della salute a condividere l’onere dei maggiori costi.
Dieci le strutture interessate nella Provincia di Verona, tra le quali l’ospedale Sacro Cuore di Negrar coi suoi 1500 dipendenti non medici, l’ospedale Pederzoli di Peschiera, la San Francesco, ecc.
In Veneto la sanità privata ha a disposizione 2.872 posti letto ed eroga il 19% dei ricoveri, nella sanità il privato genera una doppia concorrenza: è molto generoso, oltre le possibilità del pubblico, coi medici primari che dopo anni nel pubblico portano via con sé pazienti e fama ed una concorrenza al ribasso sul resto del personale, in particolare rifiutano il rinnovo contrattuale al personale non medico da ben 14 anni.
Da qui la dichiarazione dello stato di agitazione e l’avvio del percorso verso lo sciopero generale.
In particolare ci sono strutture nella nostra provincia dove i dipendenti non hanno ancora ricevuto i fondi extra per il covid, sono tuttora sottorganico e per coprire ora le ferie dei colleghi sono costretti a turni di 12 ore.
Il benessere di questi lavoratori e lavoratrici è fondamentale per la salute di tutti noi. Non siete soli, il nostro diritto alla salute passa dai vostri diritti sul lavoro!

Elisa La Paglia,
consigliera comunale di Verona e candidata elezioni regionali Veneto 2020