Bigon: “Sanità privata, sul contratto vergognoso dietrofront delle associazioni datoriali. La Regione revochi accreditamenti a chi non rispetta i lavoratori”

Pubblicato da il 4 Agosto 2020
“Dopo un’attesa di 14 anni è vergognoso il dietrofront delle associazioni datoriali sul rinnovo del contratto nella sanità privata. Sono vicina ai lavoratori e alla loro mobilitazione, la Regione deve togliere gli accreditamenti a chi non rispetta i diritti e la dignità delle persone”. Così Anna Maria Bigon, consigliera del Partito Democratico e candidata alle prossime Regionali nel collegio di Verona, commenta l’improvviso stop alla ratifica del contratto nazionale da parte di Aris-Aiop, dopo che il 10 giugno era stata siglata una pre-intesa.
“Una situazione insostenibile, che coinvolge 100mila persone: troppo facile chiamarle eroi in piena pandemia quando hanno lavorato in condizioni impossibili e con turni massacranti e poi negargli i diritti più elementari. Le istituzioni si erano impegnate a coprire il 50% dell’aumento del costo contrattuale, arrivando a parificare lo stipendio del privato con quello pubblico, ma evidentemente per qualcuno non è ancora abbastanza. Un comportamento del genere, scaricando tutto sulla pelle dei lavoratori, è inaccettabile. Il rinnovo manca da 14 anni, serviva un’assunzione di responsabilità. Visto che non c’è stata – sottolinea Bigon – ribadisco l’invito alla Regione: sospenda gli accreditamenti alle strutture Aris-Aiop”.