Bigon: riaprire il punto di primo intervento di Bovolone
In settimana sono intervenuta sulla chiusura del punto di primo intervento dell’ospedale di Bovolone.
Ho presentato un’interrogazione in Regione per chiedere all’assessore regionale tempi certi per la sua riapertura.
lo scorso 20 marzo infatti, l’azienda Ulss 9 Scaligera ha disposto la sospensione dell’attività del Punto di Primo Intervento dell’ospedale San Biagio di Bovolone e il trasferimento del relativo personale al Pronto Soccorso del Mater Salutis di Legnago.
La decisione è stata assunta per far fronte all’aumento del carico di lavoro determinato dall’emergenza coronavirus.
Al momento l’unico servizio garantito è quello della Guardia medica.
Il punto di primo intervento serve un ampio bacino di utenza con una media di 50/60 accessi giornalieri (prevalentemente in codice giallo e verde): si tratta di un servizio sanitario indispensabile che dovrebbe essere potenziato e non sospeso o addirittura chiuso.
Ho presentato un’interrogazione in Regione per chiedere all’assessore regionale tempi certi per la sua riapertura.
lo scorso 20 marzo infatti, l’azienda Ulss 9 Scaligera ha disposto la sospensione dell’attività del Punto di Primo Intervento dell’ospedale San Biagio di Bovolone e il trasferimento del relativo personale al Pronto Soccorso del Mater Salutis di Legnago.
La decisione è stata assunta per far fronte all’aumento del carico di lavoro determinato dall’emergenza coronavirus.
Al momento l’unico servizio garantito è quello della Guardia medica.
Il punto di primo intervento serve un ampio bacino di utenza con una media di 50/60 accessi giornalieri (prevalentemente in codice giallo e verde): si tratta di un servizio sanitario indispensabile che dovrebbe essere potenziato e non sospeso o addirittura chiuso.