Carta dei valori? Questa amministrazione dice, ma non fa…

Pubblicato da il 26 Novembre 2019
E’ un bene quando un’amministrazione comunale dialoga con la città come ha fatto Sboarina al Festival della Dottrina sociale, nell’ambito del quale è nata una Carta dei Valori per Verona, che ci sarebbe piaciuto vedere sottoscrivere anche da qualche donna. Tuttavia dagli impegni vocali si dovrebbe cominciare a passare ai fatti concreti, non solo nel campo amministrativo ma anche in quello culturale e dei valori.

Invece, continuiamo ad assistere ad atteggiamenti pesantemente ambigui e assolutori da parte di tutta l’amministrazione comunale nei confronti di gruppi o gruppuscoli politici, ormai ben noti, che periodicamente, e secondo una strategia politica ben precisa, mettono in discussione le basi stesse della civile convivenza in città con iniziative e atteggiamenti inaccettabili nel campo dell’immigrazione, delle preferenze sessuali delle persone, della lotta al razzismo a alle discriminazioni di genere.

L’amministrazione, inoltre, potrebbe e dovrebbe far di più a sostegno della famiglia. Sboarina e la Lega hanno voluto a tutti i costi ospitare nella nostra un appuntamento assai divisivo come il cosiddetto Convegno Mondiale delle Famiglie, organizzato da associazioni di dichiarato orientamento illiberale, contrarie alle libertà delle donne, al quale, purtroppo o per fortuna, non è seguita alcuna misura concreta a favore delle famiglie.

Il quoziente famigliare ha visto soltanto una tiepida sperimentazione in occasione del pagamento rette del centri estivi, i cui benefici sono stati ampiamente surclassati dai pesantissimi aumenti intervenuti pochi mesi dopo nelle rette delle mense scolastiche (+20%).

Sulla questione del trasporto scolastico l’amministrazione si è messa dalla parte dei cittadini solamente con grave ritardo e dietro unanimi pressioni politiche.

Poiché il bilancio familiare è fortemente legato, tra le altre cose, ai costi per l’educazione e l’istruzione dei figli, vorremmo sapere se questa amministrazione, con risorse proprie o cercando l’aiuto della Regione o dello Stato, ha intenzione di intervenire per abbassare i costi partendo ad esempio dagli asili nido che a Verona sono tra i più cari d’Italia.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani