Regolarizzazione ciclabile Bosco Buri lungo l’Adige: ancora nulla di fatto! 

Pubblicato da il 24 Luglio 2018 0 Commenti

Con il prossimo Agosto sarà un anno che abbiamo ricevuto le rassicurazioni che questa amministrazione comunale avrebbe avviato un percorso virtuoso con il Genio Civile, Ente cui competono le sommità arginali del fiume Adige.
Invece, ancora una volta, abbiamo assistito al lavoro di AMIA che è intervenuta in Giugno per lo sfalcio dell’erba lungo il percorso, che ringraziamo, ma che non ha la competenza e non avrebbe il dovere di farlo.
Siamo quindi in attesa di conoscere quali passi avanti ha fatto l’Amministrazione comunale in particolare con gli assessorati Strade e Giardini e Patrimonio perché in questo anno trascorso, di risultati su l’importante tematica, non ne abbiamo visti.
La strada è frequentatissima, e urge una soluzione anche perché i lunghi tratti sia lato Boschetto fino al Ponte Rumor e poi da Bosco Buri fino a San Martino Buonalbergo non hanno ancora una vera destinazione ciclabile.
Chi percorre quei chilometri non è consapevole che lo fa in un tratto ciclabile non autorizzato, si tratta infatti di strada di servizio per il Genio Civile e per i confinanti dei fondi agricoli, non percorribile da altri, biciclette e pedoni compresi.
Questa mancanza di attenzione sull’argomento che dura da più di un anno (per non parlare della precedente amministrazione) ci obbliga ad alzare la voce su un tema sentitissimo nel quartiere e non solo: ricordiamo che il percorso fa parte delle ciclabili europee e adesso, che è consentito il passaggio sulla diga ENEL di San Giovanni, si può arrivare fino a Valleggio sul Mincio.
L’unico tratto regolarmente ciclabile, si legge in una passata comunicazione del Genio civile regionale, è quello, sempre lungo il corso dell’Adige, fra ponte Rumor e Molini, dato in gestione a Palazzo Barbieri nel 2010 come pista ciclo-pedonale.
La soluzione per chiudere la questione e rendere ciclabile la sommità arginale c’è ed è pure semplice: basta copiare il percorso fatto dal Comune di San Martino che, dal 2013, gestisce i 5 chilometri di pista ciclabile nel suo comune, al parco del Pontocello, con una convenzione determinata da una delibera regionale di concessione dal Genio Civile al Comune.
In comune giace in archivio da un anno, finora senza discussione in aula consiliare, un ordine del giorno presentato dal consigliere Vallani nel quale si chiede di definire una volta per tutte la questione.
Se vi fosse la convenzione attiva sarebbe possibile provvedere senza “escamotage” allo sfalcio dell’erba e alla manutenzione, cosa che avviene con regolarità negli altri Comuni lungo il percorso ciclabile.
Si contano infine, in questo anno, moltissime sollecitazioni da parte del gruppo Pd della Settima Circoscrizione lasciate senza risposta.
Verona non può permettersi di perdere altro tempo. Invitiamo gli assessori al Patrimonio e alle Strade ad attivarsi velocemente per la procedura di concessione al fine di prendere in gestione gli argini del fiume e completare così la ciclovia dell’Adige.

STEFANO VALLANI consigliere comunale PD
BEATRICE ROZIO Capogruppo PD VII Circoscrizione
CARLO POZZERLE e GIOVANNI BOMBIERI consiglieri PD VII Circoscrizione