SALEMI – Cultura: “Faide in maggioranza bloccano cultura e formazione”

Pubblicato da il 16 Gennaio 2018 0 Commenti

 

“Il mondo culturale veneto, compreso quello veronese, resterà ancora a bocca asciutta rispetto a una legge quadro che garantirebbe al settore la necessaria trasparenza nella gestione dei contributi e nella valorizzazione delle competenze. E questa è solo una delle conseguenze della paralisi che stiamo vivendo in Consiglio, su fronti importanti come la cultura e il lavoro, a causa dei precari equilibri e delle faide in atto nella maggioranza”. Così la consigliera regionale e vice capogruppo del Pd Orietta Salemi commenta il rinvio in Prima commissione, deciso oggi durante il Consiglio regionale, del provvedimento che avrebbe portato all’istituzione della Sesta Commissione dedicata a cultura, istruzione, formazione, ricerca, lavoro, turismo e sport.  

“La Sesta commissione, nonostante l’importanza dei temi che dovrà trattare, è costretta ancora ad aspettare – spiega Salemi assieme al capogruppo Pd Stefano Fracasso -. Istruzione, formazione, lavoro, cultura ricerca, tutte materie che hanno a che fare con il capitale umano, fondamentale per dare impulso e continuità alla ripresa, passano in secondo piano rispetto ai precari equilibri interni alla maggioranza. La modifica del regolamento aveva avuto il via libera dalla commissione competente ormai un anno fa, finalmente è stata calendarizzata in aula e sembrava la volta buona per l’approvazione. Evidentemente ci stavamo sbagliando. Anziché dare risposte restiamo fermi: bastano come esempi la paralisi della proposta di legge sulla cultura o della legge quadro sul lavoro che giacciono da mesi nei cassetti della Terza commissione, non per ragioni di merito ma per la guerra personale tra il presidente Berlato e l’assessore Donazzan. Guerra che emerge anche dall’ultimo imbarazzante carteggio venuto alla luce proprio in questi giorni. Pensiamo davvero che le strategie e i progetti regionali possano dipendere esclusivamente da schermaglie tra due esponenti di maggioranza che non hanno niente di politico?”.