Salemi – Fondi cultura per Verona : “Portato a casa un risultato importante. Manca però la visione strategica della Regione”

Pubblicato da il 22 Dicembre 2017 0 Commenti

“Attraverso il nostro impegno in Consiglio regionale siamo arrivati a ristabilire complessivamente un milione di euro per il capitolo che riguarda la cultura e coinvolge le biblioteche, le mostre, gli eventi, gli spettacoli dal vivo, il cinema e il teatro. Non solo, con l’approvazione di un ordine del giorno, abbiamo impegnato la giunta regionale a reperire con assestamento i fondi necessari alle istituzioni partecipate del nostro territorio, per garantire  ad esse di accedere almeno al finanziamento dello Stato. Ma c’è in ogni caso rammarico, perché manca un progetto strutturale e di crescita della cultura nella nostra Regione, che dia, a chi opera in questo settore, entrate certe per poter programmare spettacoli e investimenti con più ampio respiro”.
Così la consigliera regionale del Pd Orietta Salemi interviene a seguito dell’approvazione in Consiglio regionale della manovra di bilancio 2018 della Regione Veneto.  “Ancora una volta, nonostante il nostro impegno e il costante dialogo con l’assessore Regionale alla cultura Cristiano Corazzari, le Istituzioni culturali sono state penalizzate da tagli lineari. Tra queste rientrano per esempio la Fondazione Arena e il Teatro della Fenice, Il Teatro Stabile del Veneto, Fondazione Atlantide e l’Opera Academy di Verona. Riduzioni per alcune importanti realtà Veronesi. Questi enti – prosegue Salemi – hanno bisogno di fare programmazione a lungo termine, senza dover vivere continuamente nella precarietà. Avere entrate certe può significare la possibilità di far leva, su ulteriori fondi nazionali ed europei e di poter progettare investimenti. Il nostro impegno, in ogni caso, non termina qui: vigileremo perché  il milione ottenuto in emendamento sia distribuito sulle leggi dedicate agli accordi di programma con i territori o destinato a specifici bandi, in attesa di varare finalmente la legge quadro sulle attività culturali e di spettacolo, tanto attesa e  da troppo tempo ferma in commissione. Solo con il superamento di questa incertezza il mondo culturale veneto potrà vedere riconosciuto il proprio valore, fonte di prezioso contributo anche di indotto economico per i nostri territori”.