Zardini/Dalai – Regione Veneto: sui lupi solo confusione

Pubblicato da il 14 Luglio 2017 0 Commenti

La decisione presa dalla Giunta Regionale sulla questione della presenza dei lupi in Lessinia denota uno stato confusionale che deriva dall’avere ‘lisciato il pelo’, è proprio il caso di dirlo, a coloro che propugnavano soluzioni estreme, quali l’uscita dal progetto europeo Life Wolfsalps, e quanto previsto dal quadro normativo. L’assessore Pan prima ha parlato genericamente di ‘spostamento’ di una parte dei lupi presente sui nostri monti, poi invece la decisione di giunta avanza l’ipotesi, piuttosto fumosa, di rinchiuderli in appositi recinti. Quindi il Consiglio approva un documento che và in un senso, l’uscita dal progetto appunto, la giunta delibera uno scenario completamente diverso.

Sconcerta ancor di più che ancora non si sappia quanti sono esattamente i lupi presenti nei nostri territori, quanti siano i nuovi nati, dove siano allocati, nonostante le cifre enormi spese per il monitoraggio in questi anni. Perché la gran parte dei fondi che la regione ha percepito grazie all’adesione al progetto europeo sono stati spesi in modo approssimativo, tant’è che se ne lamenta proprio l’assessore Pan. Assessore che promette per l’ennesima volta che i rimborsi agli allevatori colpiti dalle predazioni saranno più celeri; la stessa cosa che aveva promesso tre anni fa l’allora assessore Stival! Sicuramente gli allevatori che, nonostante le difficli condizioni operative, continuano a mantenere vivo e vitale il territorio dell’Alta Lessinia, meritano di più che qualche frase di generica solidarietà!

Risulta evidente che nei palazzi veneziani non esiste una politica ambientale degna di questo nome, che si improvvisano posizioni, regolarmente smentite dai fatti, che i partiti che sostengono la giunta regionale hanno modalità diverse di affrontare la questione ‘lupi’ in Consiglio regionale e sui territori. Quindi in questi anni si sono percepite somme enormi, delle quali sarebbe interessante una rendicontazione analitica, non si è assolutamente chiarito il quadro e gli allevatori sono stati risarciti poco, male e tardivamente. La nostra domanda resta: il lupo è compatibile ambientalmente con il territorio lessinico? Quali sono le basi scientifiche dell’azione della Regione? Se alla prima domanda la risposta della Giunta Zaia, come sembra, è ‘No’, quali azioni intende portare avanti nel dettaglio? La Regione Veneto è una di quelle che ha bloccato il piano di gestione del lupo del governo, unico documento supportato da pareri tecnici di ISPRA e del Comitato Scientifico. Inoltre a non sapere quanti lupi ci sono sul territorio è solo la giunta; Carabinieri Forestali e Guardie del Parco hanno la situazione dettagliata e aggiornata.

Perché è troppo semplice dare risposte evanescenti, procedere a vista, cercando di dare un colpo al cerchio ecc. ovvero percepire fondi europei per la salvaguardia di una specie protetta e poi pensare di sradicare quella stessa specie dal territorio dove si è insediata!

Diego Zardini – commissione Ambiente della Camera