ON. ALESSIA ROTTA (PD): “DOPO FIDUCIA, INTESA SU LEGGE ELETTORALE CONDIVISA E VOTO” Voucher e immigrazione sono i nodi ancora da risolvere. La conferma della delega al Cipe a Luca Lotti (Pd): una garanzia per i 317 milioni stanziati per il Veneto

Pubblicato da il 14 Dicembre 2016 0 Commenti

 

“Conclusa la fiducia al Governo, il Parlamento potrà finalmente concentrarsi nel trovare un’intesa per arrivare ad una nuova legge elettorale e tornare al voto al più presto. Una legge elettorale, che, come ha sottolineato il neo presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, vedrà protagonista il Parlamento, naturalmente con chi sarà responsabilmente disponibile a parlarne, a lavorarci, a discuterne. Perché non si può semplicemente gridare al voto al voto e poi non essere disponibili, se non a sostenere il Governo, a prendere parte ad una discussione sul punto. Senza governo non c’è legge elettorale”, così Alessia Rotta, deputata e responsabile comunicazione PD commenta oggi il voto sulla fiducia alla Camera al nuovo Governo di Paolo Gentiloni. “Nonostante polemiche e dietrologie, nessun esponente dell’area che fa riferimento a Verdini ha trovato rappresentanza nel Governo. Questo dovrebbe dire molto sul tipo di maggioranza che il PD vuole, o meglio, non vuole, e sulla durata di questo Governo, che Gentiloni ha lasciato alla discrezione del Parlamento, come prevede peraltro la Costituzione”.

Matteo Renzi è fuori dal Governo – prosegue Rotta –  questo è un fatto. Non c’è nessuna longa manus. Renzi sarà impegnato nella gestione della fase congressuale del Partito, che si confronterà nei prossimi mesi nel cercare di costruire una proposta per l’Italia e gli italiani”.

A chi parla di Governo fotocopia, dico che proprio la continuità di buona parte delle deleghe di Governo eviterà lunghi periodi di ‘ambientamento’. Perché il nostro obiettivo rimane tornare alle urne al più presto. Un altro fatto positivo sono la conferma delle deleghe al Cipe, che rimangono in capo al ministro Lotti. In questo modo si potrà garantire la prosecuzione di progetti importanti, già decisi, come gli stanziamenti  relativi al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), che per il Veneto valgono oltre 317 milioni di euro e per Verona, nello specifico, riguardano, tra gli altri, gli interventi sul collettore del Garda e sulla bonifica della discarica di Pescantina”.

“Il ministero dell’Interno a Marco Minniti mostra una presa di responsabilità da parte del PD riguardo a dossier importanti: la sicurezza e la gestione dell’immigrazione. In questi mesi abbiamo assistito ad un’esplosione di rabbia, di cui troppe forze politiche si sono approfittate. E’ una rabbia che bisogna ascoltare, perché dovuta ad una gestione ancora troppo caotica del fenomeno sul territorio. Credo sia arrivato il momento per tornare ad ascoltare i cittadini e attivare percorsi di accoglienza che si basino sul consenso e non sull’imposizione. In questo voglio credere che Minniti sarà un buon interlocutore”.

“Infine, ma non meno importante, la conferma del ministro Poletti ci permetterà di mettere ordine in quello che io ritengo un vergognoso abuso dello strumento dei voucher, sempre più spesso utilizzati per mascherare il lavoro nero. Questo credo che sia uno dei punti più importanti su cui dobbiamo porre un freno definitivo”.