Passalacqua: Regione sblocca 275 mila euro ma la ditta chiede proroga di 5 anni

Pubblicato da il 22 Agosto 2016 0 Commenti

La Regione sblocca un contributo di 275 mila euro per la realizzazione di 20 alloggi di edilizia economica popolare alla Passalacqua: potrebbe sembrare la svolta del travagliatissimo progetto di recupero dell’ex caserma ma non è così, la cifra infatti è poco più della metà dei 500 mila euro che, appena qualche mese prima, Venezia aveva assegnato in via provvisoria per la parte del progetto riguardante l’edilizia economico popolare, e meno di un decimo dei 3,75 milioni previsti per lo stesso scopo dall’accordo del 2010.
Le difficoltà a mandare avanti il progetto sono testimoniate anche dalla richiesta dell’Ati affidataria dei lavori di avere una proroga quinquennale sulla valutazione di impatto ambientale (Via). Le motivazioni addotte riguardano i soliti ritrovamenti archeologici e la realizzazione del Centro di documentazione al Bastione Maddalene che avrebbe fatto perdere tempo. La pratica è ancora al vaglio degli uffici competenti della Provincia che hanno richiesto alla ditta un approfondimento sulle ragioni che ad oggi hanno impedito di portare a termine quanto previsto.
A confronto degli annunci del 2009 e del 2012, dove tutto sembrava destinato ad essere realizzato in pochi mesi, siamo di fronte ad un sostanziale stallo. Se tutto va bene, infatti, vedremo la fine della riqualificazione nel 2021.
Vanno capite meglio, dunque, le responsabilità del Comune dell’Agec che, anche dopo il naturale stallo seguito all’arresto dell’ex vicensindaco Giacino e del direttore generale Agec Tartaglia, non sono riusciti ad imprimere nessuna accelerazione e tanto meno chiarezza nello svolgimento dell’iter amministrativo.
Assieme all’Arsenale, la Passalacqua è il trasferimento di area demilitarizzata che la città ha atteso più a lungo. La nuova proprietà comunale avrebbe dovuto essere garanzia di riavere questi a beni a disposizione della città in breve tempo. Tosi e Giacino ci avevano raccontato che l’unico modo per farlo era lasciare mano libera al privato, ma la città è ancora qui ad aspettare, senza avere mai avuto la possibilità di condividere un progetto.

Il capogruppo comunale Pd
Michele Bertucco