#sbloccaitalia

Pubblicato da il 16 Settembre 2014 0 Commenti
Con la firma del Presidente della Repubblica è stato pubblicato venerdì in Gazzetta Ufficiale il decreto ‘Sblocca Italia’, che, commenta l’on. Zardini, “sarà a breve calendarizzato per la conversione nelle Commissioni maggiormente coinvolte dagli interventi, come la Commissione Lavori Pubblici e Ambiente“.
Il decreto contiene una serie di disposizioni per il rilancio dell’economia e la ripresa delle attività produttive, attraverso lo sblocco di fondi e interventi di sburocratizzazione e semplificazione amministrativa. E’ il caso di interventi appaltabili entro il 31 dicembre 2014 e cantierabili entro il 30 giugno 2015. Sono presenti risorse per un ulteriore lotto costruttivo Asse AV/AC Verona-Padova e la continuità del Nuovo Tunnel del Brennero.Nell’ambito delle infrastrutture e reti autostradali i concessionari di tratte autostradali nazionali possono, entro il 31 dicembre  2014, proporre  modifiche del rapporto concessorio anche mediante l’unificazione di tratte interconnesse, contigue, ovvero tra loro complementari, ai fini della loro gestione unitaria con agevolazioni anche per l’utenza e la possibilità di prolungare la concessione della A22 e sbloccare il fondo per il BBT.

In tale senso vanno anche le misure per il rilancio dell’edilizia semplificando le  procedure edilizie, riducendo gli oneri a carico dei cittadini e delle imprese e assicurando processi di sviluppo sostenibile, con  particolare riguardo al recupero del patrimonio edilizio esistente, alla riduzione del consumo di suolo e all’efficientamento energetico, attraverso l’aggiornamento del sistema di incentivi.Attenzione particolare è stata riservata anche agli interventi in materia di normativa antisismica e messa in sicurezza degli edifici scolastici di ogni ordine e grado e di quelli dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), non rispondenti ai requisiti di salvaguardia di studenti e insegnanti.

Per quanto riguarda gli aspetti ambientali” segnala Zardini “anche a seguito a quanto accaduto nell’autunno/inverno 2013/14 sono state inserite norme di  accelerazione degli interventi per la mitigazione  del rischio idrogeologico e per l’adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione degli  agglomerati urbani (finanziamenti attraverso accordo di programma Regione – Ministero attraverso ISPRA) accanto al finanziamento di opere urgenti di sistemazione idraulica dei corsi d’acqua  nelle  aree  interessate da fenomeni di esondazione e alluvione, con un’attenzione agli ambiti o bacini territoriali ottimali  e omogenei (alle Regioni, la somma complessiva di 110 milioni di euro)“.

Lo Sblocca Italia contiene anche rilevanti modifiche al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, per la semplificazione delle procedure in materia di bonifica e messa in sicurezza di siti contaminati. Nei siti inquinati, nei quali sono in corso o  non  sono  ancora avviate attivita’ di messa in sicurezza e di bonifica, possono essere realizzati, ad esempio, interventi e opere di manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti e infrastrutture e opere lineari di pubblico interesse a condizione che siano realizzati secondo tecniche che non determinano rischi per la salute.Vengono inoltre stabilite le modalità di individuazione e realizzazione  di  impianti di recupero di energia, dai rifiuti urbani  e  speciali,  costituenti infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale. Tali impianti, esistenti o da realizzare, saranno individuati su proposta del Ministro dell’ambiente per attuare un sistema integrato e moderno di  gestione di  tali  rifiuti. Tutti gli impianti, sia  esistenti  che  da  realizzare,  devono essere autorizzati a saturazione del carico  termico,  come  previsto dall’articolo 15 del decreto legislativo 4 marzo 2014, n.46 e per gli impianti esistenti, le Autorità competenti  provvedono ad adeguare le autorizzazioni integrate ambientali.

La promozione e la valorizzazione dei territori passa anche attraverso la tutela dei prodotti tipici e dei produttori; è per questo che, con particolare attenzione, alle piccole e medie imprese agricole e agroalimentari, è previsto un Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli  investimenti in Italia che prevede, tra le altre attività, iniziative di formazione, supporto alle più rilevanti manifestazioni fieristiche italiane di livello internazionale, valorizzazione delle produzioni di eccellenza e tutela all’estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine, rafforzamento organizzativo delle micro, piccole e medie imprese in particolare attraverso l’erogazione di contributi a fondo  perduto in forma di voucher e sostegno ad iniziative di promozione delle opportunità di investimento in Italia.

Inoltre, il Decreto introduce la possibilità da parte delle comunità locali di contribuire alla tutela e alla valorizzazione del territorio con la possibilità, per i Comuni, di stabilire riduzioni o esenzioni di tributi a seguito di individuazione di opere di pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze o strade, etc..
La centralità dei Comuni è messa in campo anche per progetti di recupero di immobili non utilizzati del patrimonio immobiliare pubblico, comprensi alcuni immobili della Difesa (tranne quelli per i quali è stata accolta la domanda di trasferimento) che saranno individuati successivamente alla legge di conversione.
Conclude Zardini: “Un provvedimento articolato, ricco di norme importanti in grado di dare un forte impulso all’economia del nostro Paese con rilevanti risvolti positivi anche per il nostro territorio. Senza dubbio un passo avanti nella direzione giusta”.