Dal Comune fuochi d’artificio per nascondere i fallimenti

Pubblicato da il 2 Aprile 2014 0 Commenti

L’annuncio dell’acquisizione delle quote di Atv di proprietà della Provincia da parte del Comune di Verona è l’ennesima fuga in avanti di un’amministrazione comunale che invece di risolvere i nodi del progetto filobus cerca di mascherare la propria incapacità con l’annuncio di fantasmagoriche operazioni.

Il valore partecipazione della Provincia in Atv non può infatti essere desunto dal solo valore delle azioni possedute. Il valore del patrimonio in termini di mezzi, sedi, capitale umano e gestionale è di gran lunga superiore al capitale sociale depositato ed è per la maggior parte in capo all’ex Aptv.

Proprio in considerazione di questa sproporzione, quando si trattò l’unificazione di Amt e Aptv si evitò accuratamente la strada della fusione, che non avrebbe mai consentito al Comune di entrare in società con un ruolo paritario. Per il resto Palazzo Barbieri stia tranquillo: anche a fronte della radicale revisione delle Province non ci sono saldi in vista e non c’è nessun obbligo a cedere le partecipazioni. Pensi piuttosto a spiegare ai veronesi i motivi per cui in sette anni non sono riusciti a venire a capo del progetto del filobus.

Lorenzo Dalai, capogruppo Pd in Consiglio provinciale
Michele Bertucco, capogruppo Pd in Consiglio comunale