No al trasferimento del COMFOTER a Roma

Pubblicato da il 20 Marzo 2014 0 Commenti

I deputati D’Arienzo, Dal Moro, Rotta, Zardini, Giorgetti, Bragantini e Marcolin (trevigiano, membro della Commissione Difesa) hanno presentato una Risoluzione in Parlamento per chiedere la revisione del trasferimento a Roma del COMFOTER.

La ‘spending rewiew’ militare ha colpito anche Verona. Con il Decreto Legislativo 28 gennaio 2014, n. 7 e’ stato deciso che entro il 31 dicembre 2018 il COMFOTER di Verona chiuderà e sarà riassegnato a Roma. I deputati veronesi PD, NCD, Lega hanno chiesto la cancellazione del trasferimento. D’Arienzo, promotore dell’iniziativa, spiega: “Verona non può perdere questa grande opportunità. I tagli non possono declassare la nostra città”.

Il Comando delle Forze Operative Terrestri (COMFOTER), alle cui dipendenze agiscono tutte le Unità ed i supporti con compiti operativi, gestisce, di fatto, 80.000 militari sui circa 106.000 in servizio in Italiane all’estero dell’Esercito, ovvero sia l’addestramento che le attività operative delle forze terrestri italiane e raggruppa tutte le unità dedite al combattimento, al supporto specifico per il combattimento e alla comunicazione e sistemi informatici dell’esercito italiano.

Il COMFOTER è nato a Verona il 1º ottobre 1997 ed è una delle sei aree di vertice dell’Esercito Italiano che coinvolge l’80% dell’intera Forza Armata. La decisione di spostarlo rientra nell’ambito della revisione in senso riduttivo dell’assetto delle Forze Armate sul territorio nazionale pari ad almeno il 30% rispetto all’assetto attuale.

Però, osserva D’Arienzo, “nel merito la Commissione Difesa della Camera dei Deputati nell’esprimere il proprio parere il 20 dicembre 2013 sull’Atto di Governo, su mia proposta aveva posto come condizione quella di espungere dal testo il previsto trasferimento. Nonostante questa forte indicazione del Parlamento, l’allora Ministro Mauro ha comunque deciso nella direzione di trasferire il COMFOTER da Verona a Roma entro il 31 dicembre 2018. Il mancato rispetto della volontà del Parlamento e’ una ferita che insieme ad altri colleghi veronesi adesso vogliano sanare”.

Insieme, i deputati veronesi firmatari – tranne i Deputati del M5S che non hanno aderito all’iniziativa – con una Risoluzione hanno chiesto che l’indicazione del Parlamento sia rispettata e, quindi, che quella decisione sbagliata sia rivista. La Risoluzione chiede al Governo di annullare il trasferimento del COMFOTER attraverso il primo provvedimento normativo utile.

“Continua l’impegno, insieme ad altri colleghi, affinché Verona prosegua nella tradizione militare che l’ha contraddistinta nel tempo e che ha portato e continuerà a portare benefici alla nostra città” conclude D’Arienzo.