Car-sharing, altra bufala

Pubblicato da il 23 Dicembre 2013 0 Commenti

Car-sharing, altra bufala dell’amministrazione Tosi
Era il marzo 2012 e l’assessore alla (im)mobilità Enrico Corsi annunciava trionfante: “Il progetto è stato approntato da Amt e ora andrà a bando, contiamo che entro la fine di quest’anno siano attive già due postazioni per un totale di dieci mezzi». Di fine dell’anno ne stanno passando già due ma del progetto del car sharing non si è visto nemmeno il bando. Che cosa è accaduto? Alcuni cittadini hanno provato a chiedere lumi all’ufficio relazioni col pubblico di Amt il quale però non ha saputo dire nulla di preciso. Le micro-car sulle quali Toffali e Corsi hanno fatto il loro giro di propaganda nell’agosto 2012 sono finite in garage e il silenzio è calato sull’ennesima promessa non mantenuta dell’amministrazione Tosi. Nel frattempo Verona è rimasta indietro anche su questo fronte: il car sharing è ormai operativo, con successo, in quasi tutte le città vicine, ad esempio Padova, Brescia, Bergamo, Trento, Rovereto.
Agli assessori pasticcioni ci permettiamo di dare un suggerimento: se lo scopo è quello di togliere un po’ di traffico privato dalle strade, non è necessario che i mezzi del car-sharing siano a trazione elettrica, il risultato di diminuire le emissioni inquinanti si ottiene anche con una flotta di auto “pubbliche” dotate di tradizionale motore termico. Oltretutto i mezzi scelti da Toffali e Corsi sembrano più adatti a spostarsi sui campi da golf che in città. L’importante è partire e organizzare il servizio come si deve, possibilmente non lasciarlo nelle mani di Amt. Qualche tempo fa un’associazione del territorio aveva proposto di partire a costo zero, sfruttando le auto di servizio del Comune che dopo le due del pomeriggio restano inutilizzate. Al solito non sono le idee a mancare ma la buona volontà degli amministratori.
Chiudiamo infatti con una chicca dell’assessore all’Ambiente Toffali che proprio durante la presentazione delle micro-car, nell’agosto 2012, ebbe a rispondere in questo modo alle critiche mosse già allora dal Pd: “In questo campo (questione dell’inquinamento, ndr) non esiste la bacchetta magica e ogni azione, da sola, non basta a risolvere il problema. Ma tante iniziative combinate, come il car e il bike sharing, l’edilizia eco-compatibile, lo stop alle vetture Euro 2 e così via nel breve e nel medio termine daranno un segnale positivo”. Per amor di verità va precisato che il Comune ha recentemente escluso i diesel Euro 2 dal blocco nelle no kat e di edilizia eco-compatibile nel Piano degli Interventi si è visto pochino, quasi niente.
Michele Bertucco, capogruppo Pd in Comune di Verona

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