Per colpa di Tosi pagheremo l’Imu

Pubblicato da il 3 Dicembre 2013 0 Commenti

Per colpa di Tosi i veronesi pagheranno ancora l’Imu
L’avevamo detto in tutte le lingue: Tosi doveva togliere dai piedi la delibera di aumento dell’Imu che rischiava di far pagare ancora ai veronesi una tassa destinata all’abolizione. Non ci ha ascoltato ed ecco i risultati: i veronesi dovranno pagare di tasca propria la metà dell’aumento (dal 4 al 5 per mille) deciso a luglio. Una vera e propria beffa perché il calcolo del Comune era solamente opportunistico. Da bravi furbetti Tosi e Paloschi contavano di mettere in conto allo Stato un aumento fittizio (fittizio perché era ampiamente noto che l’Imu era destinata a scomparire), incassando 8 milioni di euro senza muovere un dito. Missione compiuta, ma 4 milioni saranno presi direttamente dalle tasche dei cittadini veronesi.
Michele Bertucco, capogruppo Pd in Comune
Vincenzo D’Arienzo, deputato Pd

Copertura aumento Imu: Tosi ha fatto il furbo fin dall’inizio
Essere tacciati di provincialismo da chi fa il furbo e non se ne assume le responsabilità fa un po’ sorridere.
La verità è che il Sindaco Tosi proprio a maggio ha introdotto al fotofinish l’aumento dal 4 al 5 per mille sulla prima casa sperando di ottenere un maggiore rimborso dallo Stato rispetto all’Imu calcolata sull’aliquota standard. Un vero e proprio trucco ai danni dello Stato per reperire risorse facili senza impegnarsi in una politica di prospettiva. Un inganno ai danni dei contribuenti veronesi in barba alle dichiarazioni secondo le quali mai avrebbe messo le mani nelle tasche dei cittadini.

Con una diversa politica di bilancio si sarebbe potuto evitare l’aumento dell’IMU, come è avvenuto in diversi comuni della provincia. Prima di toccare le tasche dei cittadini si poteva intervenire sulla razionalizzazione della spesa, ad esempio tagliando molti dei consigli di amministrazione che stanno facendo la gioia degli “amici degli amici”. Con un progetto di sviluppo, credibile, compatibile e soprattutto condiviso oggi i cittadini non pagherebbero nulla sulla prima casa.
Ora, dopo aver fatto la frittata, il Sindaco cerca maldestramente di rattoppare lo strappo con i cittadini giustificandosi e cambiando versione due volte nell’arco di 24 ore: prima giurando che all’aumento dell’Imu sulla prima casa non c’era alternativa e poi cercando di scaricare la colpa sul governo. Il Sindaco ammetta davanti ai cittadini che Verona deve ora pagare pegno a causa della sua furbata last-minute. Il governo ed il parlamento cercheranno con gli emendamenti alla Camera di tamponare la falla che il Sindaco ha creato.
Orietta Salemi e Alessio Albertini,
Segretario cittadino e provinciale Pd

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