Una città che si interroga

Pubblicato da il 26 Novembre 2013 0 Commenti

I presunti linciaggi mediatici sono gli echi di una città che si interroga. Tosi spieghi

Il Sindaco continua a confondere il ruolo della magistratura con quello dell’amministrazione. Se da una parte è doveroso attendere la fine delle indagini in corso e poi anche la celebrazione degli eventuali processi, dall’altra parte la trasparenza è un altro dei doveri fondamentali per qualsiasi amministratore, e non può attendere mesi o anni. Di fronte a situazioni di tale gravità, con dirigenti comunali agli arresti, i vertici delle aziende comunali sotto indagine e un vicesindaco che si è dimesso a seguito di una indagine per corruzione, il Sindaco non può venirci a dire che bisogna lasciar passare la nottata e che ci sono in corso linciaggi mediatici! I cosiddetti linciaggi mediatici sono soltanto gli echi di una città che si interroga su fatti inquietanti che non riguardano privati cittadini ma amministratori pubblici. La presenza della mafia nel Veneto e a Verona, poi, non è una diceria ma un fatto accertato, ribadito pochi giorni fa anche dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri.
Sta a lui, Tosi, il sindaco, spiegare come si siano potute creare certe situazioni e porvi rimedio. Lo abbiamo più volte invitato a venire in Consiglio a spiegare ma non si è mai visto. E’ lo stesso Sindaco di qualche anno fa che chiedeva poteri speciali contro il malcostume dell’accattonaggio? Il suo silenzio di fronte a fatti ben più gravi è semplicemente assordante.
Michele Bertucco, capogruppo Pd in Consiglio Comune

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