D’Arienzo: Voglio vedere se davvero sono responsabili.
Con le elezioni dei Presidenti di Camera e Senato, Salvini e Di Maio si sono legittimati a vicenda, anche perché hanno entrambi l’obiettivo di determinare il nuovo bipolarismo del futuro imperniato su loro due.
In questo passaggio strategico, Salvini ha bisogno di tutto il centrodestra, che aspira a guidare, Di Maio di tenere buoni i suoi almeno fino a quando dall’altra parte c’è Berlusconi a capo di Forza Italia.
Finora è stato facile, adesso arriva la prova più delicata: la formazione del Governo.
Salvini potrebbe sganciarsi dal grillino solo se il Pd garantisse l’astensione ad un suo esecutivo. Visto che può sognarselo, ha due opzioni:
- convince Di Maio a sostenere comunque il suo tentativo e a quel punto M5s si acconcia a una coabitazione con Forza Italia;
- rompe il centrodestra per sposarsi con M5s e a quel punto farebbe il comprimario di Di Maio.
Di Maio, da canto suo, che riceverebbe lo stesso trattamento dal PD, ha altre opzioni:
- convince il proprio elettorato sul governo con il centrodestra guidato da Salvini;
- convince Salvini a rompere il centrodestra promettendogli chissà che cosa.
Considerato che M5S non vuole Forza Italia, che Salvini ha dichiarato di non voler rompere il centrodestra, che il PD farà comunque opposizione, le possibilità che Salvini e Di Maio arrivino a Palazzo Chigi in questa legislatura sono praticamente nulle.
E quindi?
Chi ha vinto le elezioni non è in grado di fare un Governo e non è una questione di numeri, ma politica.
Nel 2013, quando Bersani non riuscì nell’obiettivo, si fece da parte ed il Governo nacque con Enrico Letta sostenuto da larghe intese.
Per il bene del Paese, così come dichiarano tutti i giorni quei due, si faranno di lato per consentire a qualcuno di formare il Governo? E con i loro numeri lo sosterranno?
Ne vedremo delle belle e soprattutto, se sono davvero responsabili come dichiarano a parole.
Sen. Vincenzo D’Arienzo