Inadeguatezza Castel San Pietro: i nodi vengono al pettine
L’uscita del nuovo presidente di Cariverona Alessandro Mazzucco rimette indirettamente in luce l’inadeguatezza di Castel San Pietro ai fini del ricollocamento del Museo di Scienze Naturali, questione su cui noi, assieme a tanti cittadini, professionisti e operatori del settore insistiamo da tempo, ma sulla quale il Sindaco ha continuato a fare spallucce.
La verità è che del Museo di Storia Naturale a San Pietro sarebbe collocabile solo la parte espositiva mentre si dovrebbero trovare altre soluzioni per i laboratori di ricerca, la biblioteca e i magazzini. Considerando che il Comune non ha nemmeno i soldi per finanziare il trasloco, figurarsi quelli a suo carico per gli allestimenti, il rischio concreto è che per salvare il museo si debba vendere anche palazzo Pompei, dopo Palazzo Forti, Gobetti, Palazzo del Capitanio, Castel San Pietro, Gallerie Mercatali. E’ dunque da valutare se conviene tenere l’attuale situazione che vede comunque due sedi separate, però investendo sulla ricerca e sulla didattica per rilanciare il museo. Oppure se fare una scelta finalmente coraggiosa legando la riqualificazione dell’Arsenale ad un progetto di rilancio complessivo dell’offerta turistica cittadina.
Nella nostra visione colle San Pietro è il luogo naturale dove allestire il Museo della Città, ma ci piacerebbe per una volta che ci fosse un confronto aperto ai cittadini e ai professionisti che in questi anni hanno dato, inascoltati, il loro fattivo contributo per la riorganizzazione del sistema museale veronese. Per questo convocheremo una commissione consiliare aperta a cui chiederemo di partecipare anche ai vertici di Cariverona.
Elisa La Paglia e Stefano Vallani
consiglieri comunali PD