Malga San Giorgio, serve una riorganizzazione

Pubblicato da il 17 Marzo 2016 0 Commenti

In Lessinia c’è la neve, ma gli impianti di risalita di Malga San Giorgio sono chiusi. Domenica gli addetti allo skilift del Campo Scuola, unico impianto che era stato riattivato dopo le disastrose gestioni succedutesi negli ultimi anni, si sono astenuti dal lavoro a causa del mancato pagamento degli stipendi.

Precedentemente seggiovia e skilift avrebbero dovuto essere gestiti dalla società “G&A”  della quale risulta socio unico Gabriele Piserà, che è stato raggiunto da un’interdirettiva antimafia emessa dal Prefetto di Verona Salvatore Mulas. Il giovane 18enne è figlio di quel Francesco Piserà già colpito anche lui da un’interdirettiva antimafia il 28 novembre scorso, emessa sempre dal Prefetto di Verona. L’imprenditore di origini calabresi è socio al 50 per cento e presidente della società Bindar Snea, società che ha gestito nelle due stagioni 2013 e 2014 gli impianti di San Giorgio e che poi è stata messa in liquidazione, prima che la gestione passasse alla “G&A” di Gabriele.

Resta da capire per quale strano percorso la società Nuova Lessinia, messa in liquidazione a suo tempo dalla Provincia di Verona, abbia attuato l’affitto di ramo d’azienda ad imprenditori che non sono stati in grado di portare avanti la gestione in modo trasparente, anzi, arrivando a subire misure antimafia da parte della Prefettura. Evidentemente le credenziali presentate a suo tempo non sono state vagliate in modo accurato e approfondito. Ora è tutto fermo, a meno di un improbabile miracolo.

Quello di domenica è l’ultimo episodio di una serie estremamente negativa, dove il meteo è stato particolarmente avverso, ma dove, è chiaro, ci sono state una serie di leggerezze ed omissioni da parte di chi doveva cercare di portare avanti una struttura turistico-sportiva che era e resta indispensabile per l’economia della montagna veronese. A questo punto è urgentissimo riunire intorno ad un tavolo tutti gli attori interessati e che si proceda nel modo più celere possibile a ‘fare pulizia’, a preparare un piano di rilancio concreto e non affidato al caso, che si reperiscano i finanziamenti necessari ai ripristini di strutture ormai lasciate andare in deperimento. Tutto questo in prospettiva della prossima stagione, visto che quella attuale è stata disastrosa sotto tutti i punti di vista. Si dovranno coinvolgere imprenditori seri e la parte pubblica dovrà fare la sua parte: Esperienze come quelle delle ultime stagioni devono essere assolutamente abbandonate!

 

On. Diego Zardini – deputato Commissione Ambiente, ex capogruppo Provincia
Stefano Ceschi – capogruppo Consiglio Provinciale
Lorenzo Dalai – consigliere comunale Erbezzo, ex capogruppo provinciale