Demografia, studio Fondazione Nordest. Bigon (Pd): “Crollo che obbliga la Regione a ripensare le proprie politiche”.

Pubblicato da il 22 Aprile 2024

“Il report della Fondazione Nordest che prevede, da qui al 2040, il crollo della popolazione residente in Veneto di 387 mila unità, rappresenta un allarme che va raccolto e che richiama la Regione a ripensare le proprie politiche”.

A dirlo la consigliera regionale del Pd Veneto, Anna Maria Bigon.

“Si tratta di una previsione di fronte alla quale nessuno può far finta di nulla. E che certifica quanto da tempo è evidente, con un trend di denatalità in crescita costante e con un territorio sempre meno in grado di trattenere i giovani. Un fenomeno che in Veneto si fa particolarmente sentire: eppure la risposta a livello di normative e misure di contenimento continua ad essere insufficiente. Basti pensare alle leggi e alle sperimentazioni per gli asili nido gratuiti che non decollano: anzi queste strutture sono tra le più care a livello nazionale. Per non parlare della sanità ormai sempre più privatizzata, con carenze pesanti sul fronte dei pediatri e dei servizi di welfare”.

Secondo l’esponente dem “la diminuzione del potere d’acquisto e il mercato immobiliare dominato dalla logica turistica, completano un quadro che è espulsivo per tante nuove famiglie, costrette ad andarsene dal territorio. Il tutto con la contraddizione che si continua a consumare suolo per nuove costruzioni e centri commerciali, mentre restano vuoti migliaia di appartamenti e capannoni. Quanto basta per capire che è indispensabile un cambio radicale delle politiche regionali su tanti ambiti. A partire appunto dagli investimenti per i servizi 0/3 anni, dal rafforzamento dei congedi parentali, dalla vera gratuità della sanità pubblica e da una offerta abitativa a prezzi calmierati. Altrimenti – conclude Bigon – al crollo demografico si aggiungerà quello del sistema sociale, visto che aumenteranno gli anziani e mancherà una rete familiare a loro sostegno”.