VARIANTE SS12: DAL PD DUE PROPOSTE PER AVERLA IN TEMPO!

Pubblicato da il 29 Aprile 2022

Il progetto definitivo della variante alla SS12 non è pronto e abbiamo presentato due proposte per velocizzare l’iter e avere la variante entro le olimpiadi 2026. Così i parlamentari dem Rotta e D’Arienzo, Presidente della Commissione Ambiente e Infrastrutture della Camera dei Deputati e componente della Commissione Infrastrutture del Senato della Repubblica.

Dopo anni di attesa per un’opera fondamentale per l’accesso a Verona da sud ovest, si continua a  illudere i veronesi, solamente perché siamo in campagna elettorale.

I manifesti in cui si annuncia l’esistenza del progetto definitivo, dicono una cosa non vera! Considerato l’iter ancora da fare, quel progetto sarà definitivamente pronto solo ad agosto 2023, se non ci saranno intoppi!

 Ad oggi, mancano ancora alcuni documenti per completare la proposta da sottoporre alla Valutazione di Impatto Ambientale, poi dovrà essere avviata la Valutazione stessa al cui termine seguirà la Conferenza di Servizi. L’iter prevede, poi, l’aggiornamento del progetto definitivo per l’approvazione finale di ANAS.

Per l’appalto, poi, conseguentemente serve la gara e il progetto esecutivo, con tempi previsti ad agosto 2024 se non ci saranno intoppi.

 Impossibile realizzare la variante entro le Olimpiadi Milano/Cortina 2026!

 Se vogliamo avere la variante entro febbraio 2026 è necessario intervenire su questo lungo iter per accelerarlo, proseguono Rotta e D’Arienzo ed in particolare in tre passaggi chiave della procedura in corso: la valutazione di impatto ambientale, la conferenza dei servizi e l’appalto, per la corsa contro il tempo.

Rotta: siamo al lavoro su questo con proposte e interlocuzioni concrete nelle opportune sedi istituzionali e governative.

D’Arienzo: i falsi e propagandistici annunci di Regione e sindaco di Verona – che annunciavano completata la strada ancora nel 2019 – ormai sfiorano il ridicolo. Per fortuna che quella strada è passata da Veneto Strade ad ANAS, unico modo per averla.

Le proposte

 Innanzitutto, la valutazione dell’impatto ambientale. Le commissioni nazionali che si occupano di VIA, per legge, valutano con precedenza i progetti legati al PNRR e quelli commissariati. Categorie nelle quali non ricade la statale 12. Infrastruttura viaria che, però, è collegata al pacchetto olimpico, ancorché come opera accessoria.

Rotta e D’Arienzo: in ottica collaborativa, come di consueto, a favore del territorio e delle legittime aspettative dei cittadini, abbiamo valutato una strada rapida per la valutazione di impatto ambientale e la Conferenza di servizi che tagli i tempi dai 14 mesi previsti (da maggio 2022 ad agosto 2023) a circa 6/7 mesi.

Come? Normalmente, dopo il semaforo verde della valutazione di impatto ambientale l’iter prevede la conferenza dei servizi, l’aggiornamento del progetto definitivo e la sua approvazione. .

Abbiamo proposto, annuncia la deputata Rotta, di avviare la conferenza dei servizi in concomitanza con la VIA in modo da farla parallelamente all’esame ambientale. La legge lo consente e così i tempi si dimezzano, perché appena terminerà la VIA si potrà chiudere contemporaneamente anche la Conferenza di servizi e procedere all’approvazione del progetto definitivo.

 Da quel momento, normalmente, si partirebbe con il  progetto esecutivo e l’appalto.

D’Arienzo: abbiamo proposto, a quel punto, di aderire alla procedura dell’appalto integrato, ovvero di appaltare il progetto esecutivo e la realizzazione dell’opera contemporaneamente riducendo, così, i tempi dai 12 mesi previsti (da agosto 2023 ad agosto 2024) a circa la metà. 

 Una corsa contro il tempo, che, considerando i previsti 1.460 giorni di lavori (di cui 292 giorni di incidenza stagionale sfavorevole), consentirebbe la conclusione della variante entro il 2025.

 Gli attuali 61 milioni, non bastano. La Regione Veneto non potrà più sbagliare: deve indicare le priorità sulla base delle quali vengono ripartiti i fondi del Fondo Sviluppo e Coesione e deve considerare il rincaro dei prezzi di tutti i materiali, che sta determinando un aumento del 30% di tutte le opere oggi in cantiere.

Ebbene, basta falsi annunci, la Regione sostenga le nostre due proposte e faccia la propria parte indicando le necessarie priorità, concludono i Dem Rotta e D’Arienzo