Le Legge Finanziaria promuove l’agricoltura veronese

Pubblicato da il 10 Gennaio 2022

L’Agricoltura e in particolare quella veronese, non possono che esprimere grande soddisfazione per gli interventi finanziari stanziati e i provvedimenti promossi a suo favore con la legge finanziaria di fine anno.

Le risorse impegnate per l’agricoltura, le foreste e la pesca, passano da 1 miliardo a 2 miliardi, in una logica di intervento coerente di sviluppo che declina il principio della sostenibilità nei tre aspetti strategici fondamentali: ambientali, sociali ed economici.

Sono quasi raddoppiati gli investimenti a favore degli strumenti di gestione del rischio, prevalentemente atmosferico, ma non solo, in un contesto di forti cambiamenti climatici che non solo causano ogni anno perdite rilevantissime di produzioni, difficilmente sopportabili dall’imprenditoria agricola, ma inducono indispensabili azioni volte ad aumentare le resilienze dei processi produttivi delle principali filiere, presenti massicciamente nella nostra provincia.

Questa iniziativa legislativa nazionale, si inserisce e integra gli indirizzi della nuova PAC (è in fase di stesura definitiva il Piano strategico italiano), percependone ed interpretandone i principi ispiratori, volti alla transazione ecologica dell’agricoltura (Green Deal; Farm to Fork).

Le molte misure destinate alle filiere agricole, presenti nella finanziaria, hanno proprio lo scopo di spostare la catena di formazione del valore del prodotto alimentare, maggiormente verso la produzione primaria, proprio quella che dovrà sopportare maggiormente i costi della transazione ecologica.

In questo senso, potenziamento e maggiore incisività nelle scelte di mercato, vanno anche le misure della finanziaria destinate alla valorizzazione dei marchi DOP, IGP e STG, eccellenze proprie dell’agricoltura veronese.

La transazione ecologica nella produzione dei beni alimentari, deve necessariamente prevedere un’alleanza tra produttori e consumatori, in questa logica va lodevolmente interpretata la misura che ripristina, con un impegno innalzato a 120 milioni di euro, i distretti del cibo, che hanno l’obiettivo di promuovere progetti per l’integrazione delle attività territoriali, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio ed il paesaggio rurale.

La finanziaria inoltre destina importanti incentivi per l’ingresso nel sistema produttivo agricolo dei giovani under 40 e delle donne imprenditrici, come per il rafforzamento del ruolo di ISMEA a favore degli investimenti ed accesso al credito delle imprese rurali, per un’agricoltura più moderna, innovativa e competitiva.

E’ inoltre prevista la proroga dell’esenzione dell’IRPEF per coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, sia per il 2022 che per il 2023.

Ringraziamo tutti i nostri parlamentari, rappresentanti governativi, per aver contribuito in modo determinante al raggiungimento di un risultato così rilevante per il mondo agricolo veronese, con la Legge di bilancio 2022; ora spetta ai governi locali esserne i migliori interpreti per non disperdere queste importanti opportunità ove Verona spesso, nel contesto regionale, si vede relegata in un ruolo inappropriato di marginalità.


Mario Gianelli, responsabile Forum agricoltura PD Verona
Maurizio Facincani, Segretario Provinciale PD Verona