Il progetto in visione od oggetto di richiesta di parere è l’aggiornamento di quello analizzato e valutato nella seduta del Consiglio di Circoscrizione 5^ di giugno 2020.

Pubblicato da il 22 Dicembre 2021

Esso prevede la riqualificazione completa di capannoni industriali in parte attualmente usati come deposito merci dello scalo ferroviario ed in parte dismessi. Alla demolizione completa seguirà la costruzione di un edificio torre (10 piani) ed uno corte (5 piani).

Il progetto, che intende usare il meccanismo premiante e -per così dire catalizzatore- dello “Sblocca Italia” prevede anche un percorso ciclopedonale pubblico interno rispetto a Viale Piave, affiancato ad una strada carrabile interna (lato ex Scalo Merci), spazi aperti con piazze, camminamenti e verde di arredo. Nella corte da 5 piani vi saranno spazi per ristorazione, attività alberghiera tradizionale (128 camere) e ricettività di tipo “ostello” (111 camere), aree wi-fi e co-working, roof-garden (tradotto giardini pensili) per una superficie di 11.600 mq. Nella torre da 10 piani vi saranno spazi per attività alberghiera (184 camere) e roof garden per una superficie di circa 6.000 mq.

Le aree a parcheggio ammontano a circa 3100 mq in superficie e 11.000 mq in autorimessa interrata per un totale di 511 stalli di sosta, di cui 447 a parcheggio pubblico.

Come impatto di traffico si stima un incremento di 256 veicoli aggiuntivi nell’ora di punta della mattina (ore 8-9).

Le aree verdi si estendono per 3700 mq e si caratterizzano per essere puntuali e non continue e progettate con dune progettate con manti erbosi e arbusti, piuttosto che alberi, a causa del fatto che sorgono sopra l’autorimessa. Vi sono anche altri ambiti verdi permeabili attorno alla dorsale ciclopedonale, estesi per 2600 mq.

Le opere pubbliche legate all’intervento saranno due rotatorie in via Albere (la prima al semaforo con via Dalla Chiesa e via Mantovana, la seconda vicino all’ingresso in tangenziale dopo il sottopasso ferroviario).

Notiamo con favore che,

1) contrariamente alla versione precedente, non è più prevista la monetizzazione sostitutiva del verde pubblico, per un valore di 136.000€, che la Circoscrizione 5^ chiese di cancellare.

Osserviamo dall’altra parte che,

1) il presente progetto fatica a relazionarsi con le idee progettuali, in continuo divenire, circa il recupero dell’area dell’ex scalo merci ferroviario di Verona Porta Nuova. Com’è possibile pronunciarsi sul progetto dell’area ex officine SAFEM senza conoscere le progettualità previste per il recupero dell’ex scalo ferroviario? Il quesito si pone sia per le funzioni urbanistiche (spazi ricettivi ed alberghieri), sia per il progetto urbanistico (es. nuova strada carrabile, la ciclopedonale interna all’ambito, l’edificio a torre), anche nei confronti delle altre proposte di recupero, più o meno avanzate, in ambiti di trasformazione limitrofi quali ex cartiere Basso Acquar, stabile Fedrigoni, ex Manifattura Tabacchi.

2) Il progetto del verde pubblico risulta poco soddisfacente dal punto di vista dell’interesse pubblico, soprattutto per la dislocazione in forma diffusa e non continua e consistente e con la prevalenza di manti erbosi ed arbusti anziché alberi, a causa del vincolo dell’autorimessa sotterranea.

3) Il nuovo progetto andrà ad aumentare gli spazi alberghieri già notevolmente sviluppati dai principali progetti depositati per aree limitrofe. Basti pensare ai 18.700 mq di funzione turistica inseriti nella bozza di Accordo di Programma Comune di Verona, Regione Veneto e VE.RE srl relativo all’ex Manifattura Tabacchi, analizzati nella seduta del Consiglio di Circoscrizione di agosto 2021. Basti pensare 5.000 mq di funzione turistica/ricettiva presso la sede storica di Fedrigoni (via Fedrigoni, angolo Viale Piave) nella variante 29 al Piano degli Interventi, analizzati nella seduta del Consiglio di Circoscrizione di luglio 2021.

4) Il nuovo progetto, conseguentemente, aumenterà la dotazione di parcheggi già notevolmente sviluppati dai principali progetti depositati per aree limitrofe, ossia ex Manifattura Tabacchi, ex Magazzini Generali, ex cartiere di Basso Acquar ed anche per le prime idee progettuali per il recupero dell’ex Scalo Merci Ferroviario.

5) Nel nuovo progetto non vi è più traccia, inoltre, delle altre opere pubbliche prospettate l’anno scorso, ossia la rotatoria tra via Torricelli e via Morgagni in ZAI e la passerella ciclopedonale su Stradone Santa Lucia, verso l’ex Manifattura Tabacchi.

Le opere stradali pubbliche ora previste, ossia le rotatorie in via Albere, peraltro, non ricadono nel territorio della Circoscrizione 5^ che certamente risentirà dell’incremento di traffico generato dall’intervento.

Per questi motivi, riflessioni ed elementi di valutazione, il nostro parere sul presente progetto preliminare di recupero dell’area ex officine SAFEM è NON FAVOREVOLE.

Michele Bresaola, Giorgio Bonanomi, Sara Facci – gruppo PD in Circoscrizione 5^ Borgo Roma/Ca’ di David

Beatrice Verzè – Movimento Civico Traguardi in Circoscrizione 5^ Borgo Roma/Ca’ di David