Sondaggi: il centrodestra spara numeri perché non ha argomenti sui candidati

Pubblicato da il 22 Novembre 2021

Se il Sondaggio Tecné è accurato come quello fatto a Milano alle ultime amministrative, che dava Sala e Bernardo appaiati quando poi il primo ha vinto con 27 punti di scarto, come centrosinistra possiamo dormire sonni tranquilli. Le incongruenze del resto sono macroscopiche: Lista Tommasi sotto l’1%? Tosi al 12%? Lega al 25%? Appaiono numeri senza senso. Ci piacerebbe poi capire da cosa il sondaggista ha ricavato che Verona avrebbe “adottato” Sboarina.

Ma al di là dei numeri, da che mondo è mondo il miglior biglietto da visita per un Sindaco uscente che si ricandida per un secondo mandato sono le sue realizzazioni, quanto fatto in 5 anni di governo della sua città. Ma su questo Sboarina non può portare nulla di particolare a suo vanto: è il Sindaco che ha frenato il filobus per altri cinque anni. Che ha fatto strage di alberi e i pochi che ha ripiantato sono in parte morti per mancanza di cura. E’ il Sindaco del bluff sull’ex scalo Merci che avrebbe dovuto essere trasformato a parco al 100% invece lo sarà soltanto al 50%, né più né meno di quanto previsto dalla pianificazione regionale fin dal 2005. E’ il Sindaco che ha perso tempo e denaro dietro al capriccio di un faraonico nuovo stadio da calcio che si è rivelato irrealizzabile. E’ il Sindaco che ha speso 1 milione di euro di consulenze per una fusione alla “cieca” tra Agsm e la milanese A2A, salvo poi riparare sulla vicentina Aim creando così l’ennesimo nano del mercato nelle multiutilities.

Il centrodestra spara sondaggi perché non ha argomenti per giustificare una ricandidatura di Sboarina o Tosi o Giorgetti. Minestre riscaldate rispetto alle quali, secondo noi, la città vuole voltare pagina.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani