Bigon (PD): “Studenti universitari costretti al ‘pic nic’ all’aperto: quando riaprirà la mensa del polo scientifico di Verona?”

Pubblicato da il 22 Ottobre 2021

“È impensabile che in pieno autunno e dopo un anno e mezzo di lavori, gli universitari del polo scientifico di Verona siano costretti a mangiare all’aperto in attesa che si concluda la ristrutturazione dei locali di Borgo Roma. Ancora non c’è una data certa sulla riapertura né è stata individuata un’alternativa al coperto adeguata al numero degli studenti. Cosa ne pensa l’assessore all’istruzione?”. A intervenire è Anna Maria Bigon, consigliera regionale veronese del Partito Democratico, che ha presentato anche un’interrogazione a risposta scritta rivolta all’assessore Donazzan così da avere qualche certezza in più sul futuro della struttura, dopo la recente protesta degli universitari. “Nel frattempo, la Regione valuti insieme all’Ateneo ulteriori soluzioni per risolvere il problema, permettendo di consumare il pranzo al chiuso”.

“Se i tempi si sono allungati non è colpa degli studenti e l’Esu ha comunque il dovere di garantire il servizio; se le convenzioni stipulate si sono rivelate insufficienti a coprire la domanda è necessario cercare altro. Oltretutto, beffa nella beffa, alcuni universitari beneficiari della borsa di studio si sono visti detrarre i costi del pasto, con importi fino a 600 euro per una ‘lunch box’ da consumare non si sa bene dove e che non può essere certo equiparabile al normale servizio mensa. L’assessore Donazzan intende verificare se queste trattenute sono corrette?”.