Pfas, mozione del Partito Democratico. Bigon: “Nuovo monitoraggio della Regione su alimenti e falde acquifere, non solo nella zona rossa. E i risultati siano pubblici”.

Pubblicato da il 6 Ottobre 2021

“Dopo i primi risultati diffusi da Greenpeace e Mamme No Pfas che hanno confermato la contaminazione da Pfas di molti alimenti, è indispensabile un nuovo monitoraggio da parte della Regione, che comprenda anche falde, acque di superficie e terreni, allargato dalla zona rossa a quella arancione. E stavolta deve essere reso tutto pubblico, senza che ci sia bisogno di un intervento della magistratura”.  È la richiesta del Partito Democratico che ha depositato una mozione che ha come prima firmataria la consigliera Anna Maria Bigon, ma sottoscritta dall’intero gruppo, con i colleghi Andrea Zanoni, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Giacomo Possamai e Francesca Zottis. “Stiamo parlando della più grande contaminazione da Pfas in Europa sia per la vastità dell’area e dei Comuni interessati tra le province di Vicenza, Verona e Padova, che per il numero di persone coinvolte”.

“I prelievi del precedente monitoraggio risalgono al 2016 e 2017 e i risultati sono allarmanti, poiché confermano una contaminazione su vasta scala. E su questo la Regione ha preferito tacere, rifiutandosi anche di fornire i dati delle analisi e rendendo necessario un ricorso al Tar. Nel frattempo l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha rivisto più volte al ribasso i limiti di tollerabilità di assunzione, indicando nel 2020 come tetto settimanale tollerabile quello di 4,4 nanogrammi per kg di peso corporeo. Una soglia che sarebbe stata ampiamente superata, a giudicare dai valori elevatissimi di Pfas contenuti nei campioni analizzati”.

“Per questo crediamo non sia più rinviabile un nuovo monitoraggio, oltre a mettere in campo ogni misura necessaria per la tutela della salute pubblica. È grave che dal 2017 la Regione non ne abbia fatti altri, nonostante i dati in proprio possesso e nonostante le soglie più stringenti fissate dall’Efsa”.