Morisi e il populismo boomerang della Lega

Pubblicato da il 29 Settembre 2021
Massimo rispetto per la persona di Luca Morisi, ex capo della comunicazione di Salvini e quindi della Lega, sia sotto il profilo umano delle eventuali fragilità che sotto l’aspetto giuridico che lo vede indagato dalla Procura di Verona per cessione di stupefacenti. Ma massima rigidità nei confronti di un modo tossico di fare politica, di cui lo stesso Morisi è stato uno dei maggiori artefici, che non manca occasione per cavalcare in chiave populista e allarmista ogni debolezza della società (dipendenze, disagio, povertà, immigrazione) nel tentativo di scaricare le responsabilità sugli avversari politici. Ora che la fragilità e le indagini li toccano nel vivo, dove sono gli spara-sentenze leghisti veronesi contro la droga? Tutti ammutoliti perché i sospetti riguardano uno del cerchio magico?
Il boomerang del populismo è destinato a colpire di nuovo la Lega che si appresta a condividere una campagna elettorale con l’ex arcinemico Tosi che Salvini in persona aveva stigmatizzato in una famoso video girato nel 2017 a Veronetta in compagnia di Polato per mostrare le condizioni di “degrado”, “invasione” e “spaccio” in cui l’ex Sindaco Tosi lasciava la città. Ora che Lega e Sboarina sono ai ferri corti e che con Tosi è scoppiata la pace, con chi se la prenderà Salvini nel prossimo video elettorale?
 
Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona