Ciclabile Saval – San Zeno: che cosa sta combinando il Comune in via Emo?

Pubblicato da il 29 Settembre 2021

Transennata da giorni, via Emo sta registrando l’esecuzione di lavorazioni piuttosto pesanti nell’ambito del completamento della pista ciclabile Saval – San Zeno (ormai completata in tutti i tratti tranne che qui). Più precisamente si assiste alla rimozione dei cordoli del marciapiede che farebbe pensare ad un tentativo di guadagnare almeno qualche decina di centimetri tra gli alberi e la strada per riuscire a sdoppiare la pista ciclopedonale in due “corsie”, facendo salvi i pini marittimi che la prima versione del progetto esecutivo prevedeva di sacrificare.

Comunque stiano le cose, non sembra trattarsi dei “piccoli, normali aggiustamenti” di cui avevano parlato lo scorso febbraio il Sindaco Sboarina e l’assessore alla Mobilità Zanotto, ma di una vera e propria variante di progetto in corso d’opera che salverebbe, come è giusto che sia, gli alberi, ma che potrebbe compromettere qualche altro elemento. Su quel lato della strada insiste infatti una fila di posti auto normalmente usati dagli abitanti dei popolosissimi condomini che si affacciano su via Emo.

Ad infittire il mistero è il silenzio da parte di Palazzo Barbieri che da otto mesi si rifiuta di rispondere ai nostri accessi agli atti nei quali chiediamo di mostrare i disegni delle varianti che si stanno rendendo necessarie. Sembra evidente la volontà di rendere la fila di pini marittimi una sorta di aiuola spartitraffico tra due canali della pista ciclopedonale ma gli spazi sono risicatissimi e non si comprende bene se sarà necessario “affogare” nell’asfalto la base degli alberi con possibili danni futuri alle piante o alla pista stessa.

Il silenzio dell’amministrazione non fa altro che amplificare dubbi e perplessità. Tutte queste incomprensioni si sarebbero potute evitare adottando la piccola variante di percorso che avevamo proposto, sottoscritta da circa 2.500 cittadini, che avrebbe consentito di bypassare completamente via Emo lasciando in pace gli alberi.

Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona