Variante 29: insostenibile il termine del 12 luglio Segala mette le Circoscrizioni in condizione di non funzionare

Pubblicato da il 9 Luglio 2021

Ieri in commissione consiliare l’assessore all’urbanistica Ilaria Segala ha confermato la volontà di forzare la mano alle Circoscrizioni imponendo il 12 luglio come termine ultimo per rilasciare il parere sulla Variante 29 senza nessuna possibilità di proroga. Si tratta di una imposizione incomprensibile, irrituale, insostenibile e immotivata.

INCOMPRENSIBILE perché era stata proprio l’assesssore a chiedere alle Circoscrizioni di organizzare sul territorio momenti di confronto e di condivisione con i cittadini. Pubblicamente ha affermato che dopo l’incontro a Montorio si sarebbe resa disponibile a partecipare ad altri incontri dal 14 luglio in poi. Che senso avrebbe confermare delle assemblee da svolgersi dopo il voto dei Consigli di Circoscrizione, a giochi già fatti? Forse la disponibilità fornita era funzionale soltanto a dare alla Variante una parvenza di partecipazione?

IRRITUALE perché la procedura d’urgenza è stata notificata dopo che gli uffici comunali centrali avevano comunicato alle Circoscrizioni il termine ordinario dei 40 giorni che avrebbe portato la dead-line al 26 luglio. Non si è mai visto che si dichiara la procedura d’urgenza dopo che è stata comunicata la procedura ordinaria! Irrituale anche che alla richiesta di quasi tutte le Circoscrizioni di mantenere il termine dei 40 giorni, l’amministrazione non si sia neanche degnata di rispondere.

INSOSTENIBILE perché metà dei parlamentini avevano infatti programmato le sedute delle commissioni consiliari e del consiglio di Circoscrizione nel corso del mese di luglio. Siamo al 9 di luglio ed è materialmente impossibile assolvere agli obblighi istituzionali e in più provvedere all’informazione ai cittadini.

IMMOTIVATA perché le ragioni d’urgenza addotte dall’assessore per tagliare i termini sono del tutto inconsistenti e pretestuose: nella lettera inviata alle Circoscrizioni si cita infatti l’urgenza di far ripartire le imprese e l’economia del territorio, quando si sa benissimo che la procedura amministrativa della Variante ci accompagnerà per molti mesi ancora.
Una volta adottata dal Consiglio comunale, la Variante deve restare ferma 60 giorni per le osservazioni dei cittadini e deve concludersi il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica a livello regionale. E una volta terminata tutta questa trafila, non si pensi che i privati possano aprire i cantieri, perché sarà solo allora che le manifestazioni di interesse dovranno tradursi in progetti veri e propri.

Si tratta dunque di una scelta politica che va a soffocare la democrazia sui territori su un provvedimento molto complesso destinato ad incidere pesantemente su tanti quartieri. Ciò in aperto contrasto non solo con quanto promesso da Sboarina ad inizio mandato quando parlava ancora di “valorizzare il ruolo delle Circoscrizioni”, ma anche rispetto agli annunci dell’assessore Segala di poche settimana fa in merito alla necessità di un  ampio confronto con i cittadini sui territori interessati dalla Variante.


Il segretario cittadino Pd Luigi Ugoli
I consiglieri comunali Pd Stefano Vallani, Federico Benini, Elisa La Paglia
I presidenti di Circoscrizione Pd: Elisa Dalle Pezze, Carlo Badalini, Carlo Pozzerle