Teatro Romano: posti alternati anche per i congiunti! Interrogazione

Pubblicato da il 28 Maggio 2021

Il consigliere Pd Federico Benini deposita una interrogazione rivolta a far luce su un aspetto particolare della stagione di eventi al Teatro Romano ormai ai nastri di partenza: risulta infatti che il titolare della struttura, cioè il Comune di Verona, nel fissare i posti disponibili per il pubblico (quindi quelli vendibili dagli organizzatori dei singoli spettacoli) non avrebbe previsto la possibilità di far sedere vicino uno all’altro i congiunti.
La scelta, o la svista, che ci è stata confermata per via diretta da più fonti, penalizza in maniera significativa la partecipazione agli eventi ma è destinata ad avere un significativo impatto negativo anche sugli incassi delle compagnie, degli artisti e degli organizzatori in un settore che già viene da tempi durissimi di inattività forzata.

In ragione del perdurare dell’emergenza Covid, le disposizioni nazionali per i teatri all’aperto impongono un limite massimo di pubblico pari al 50% della capienza del teatro. Tale cifra, salvo deroghe (come nel caso dell’anfiteatro Arena) non può in ogni caso superare i mille posti.

Con il criterio del distanziamento viso-viso, la capienza del Teatro Romano scenderebbe dunque dai 1.740 posti per cui è omologato, a 549 posti, applicando il metodo semplice dei posti alternati. Aggiungendo  però il criterio dei congiunti, che abbiamo visto in opera ad esempio al Concertone del Primo Maggio a Roma lo scorso 1° Maggio, si potrebbero guadagnare altri 100-200 posti che potrebbero fare la differenza tra una serata che chiude in pareggio e una che chiude in perdita.

L’interrogazione chiede dunque di sapere se corrisponde a verità che il Comune non ha previsto la possibilità di far sedere vicini i congiunti e, in caso affermativo, che cosa si intenda fare per rimediare e non penalizzare ulteriormente un settore già abbastanza martoriato. Lo chiediamo al Sindaco, che sull’Arena ha fatto tante scenate nei confronti del governo: ora, che la questione della capienza dipende esclusivamente dai propri uffici, non dice niente?

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

 interrogazione