Capitale della Cultura: l autoreferenzialità non paga

Pubblicato da il 17 Novembre 2020
Verona non risulta tra le dieci città finaliste come Capitale della Cultura.
E’ un risultato amaro quello raggiunto dalla città. Come partito democratico avevamo teso la mano all’amministrazione fin da subito, avendo organizzato anche un apposito incontro  ancora a maggio 2018 con ospiti il Sindaco di Mantova Mattia Palazzi e l’assessore alla cultura di Parma Michele Guerra al fine di poter carpire suggerimenti e contribuire con le idee di chi il traguardo di capitale della cultura lo aveva già raggiunto e alla presenza anche del nostro assessore Francesca Briani. L’Amministrazione in questo tempo non ha saputo infondere entusiasmo e coinvolgimento e la modalità operativa scelta ha rappresentato di per sè un punto debole. Siamo dispiaciuti per la sconfitta. Ancora una volta questa amministrazione si dimostra non all’altezza di progetti di ampio respiro e di grande visione. Ma gli obiettivi non finiscono perchè noi al buon nome di Verona e alla sua promozione nel mondo ci teniamo molto: siamo in procinto di celebrare l’anno dantesco e speriamo che fin da subito ci sia uno scatto di volontà e di condivisione per raggiungere importanti risultati in questa occasione che può rappresentare uno degli elementi trainanti di rinascita della città del turismo e dell’indotto economico dopo la brutta pagina della pandemia.
Luigi Ugoli, segretario cittadino Pd
Per il gruppo consiliare PD
Stefano Vallani, Elisa La Paglia, Federico Benini