D’Arienzo: chiarezza sul rinnovo della concessione autostradale A/22. Finalmente!!!
La commissaria europea per il mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le pmi ha posto la parola fine a tutte le soluzioni impossibili che i contrari al rinnovo della concessione autostradale A/22 “in house” hanno opposto ritardandone la conclusione. Lo dice il Senatore PD Vincenzo D’Arienzo, capogruppo in Commissione Trasporti e Infrastrutture.
I fatti sono noti: la concessione è scaduta dal 30 aprile 2014 e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha ufficialmente chiesto, come aveva già fatto la Corte dei Conti a dicembre 2019, di avviare le procedure di gara per l’individuazione di una nuova concessionaria.
D’Arienzo: infatti, poiché non risulta ancora perfezionata la liquidazione dei soci privati dell’attuale compagine della società Autostrada del Brennero S.p.A., la cui presenza, per l’eventuale affidamento della concessione in modalità in house, è in contrasto con il parere rilasciato dalla Commissione europea il 20 novembre 2018, non si può sottoscrivere l’accordo previsto dal Protocollo voluto dall’allora Ministro Delrio (gennaio 2016).
Una situazione paradossale che sta danneggiando gli interessi di Verona. Per fortuna che con il mio emendamento è stata decisa la proroga della scadenza dei termini al 29 dicembre 2020.
Per risolvere definitivamente la questione, prosegue D’Arienzo, avevo depositato un emendamento al DL Agosto (art. 94 – Concessione Autobrennero).[1]
La mia proposta sbloccava l’empasse e portava a Verona i benefici connessi al rinnovo della concessione[2].
Il mio emendamento, però, è stato contrastato dai contrari alla liquidazione dei privati, la Lega innanzitutto per proseguire con il Sindaco di Verona e il presidente della Provincia, continua il Senatore PD.
Adesso è arrivata la parola fine.
Anziché la liquidazione, i contrari proponevano di accordare all’attuale concessionaria Autostrada del Brennero S.p.A. una proroga di 10 anni senza alcuna modifica della compagine societaria al fine di stimolare gli investimenti nel contesto della pandemia da COVID-19.
Sembrava un’idea di buon senso, se non fosse stata fatta solo per contrastare la liquidazione dei privati, vero nodo del contendere che sta a cuore ai contrari, altro che Covid!
La Commissaria UE, invece, ha inviato una lettera con la quale chiarisce che questa proroga darebbe luogo ad un affidamento senza gara incompatibile con la normativa UE in materia di appalti pubblici e concessioni e, inoltre, un siffatto affidamento senza gara sarebbe incompatibile con le norme UE in materia di aiuti di stato.
D’Arienzo: una chiarezza che fa strame delle tante amenità che sono state dette e che da totalmente ragione alla mia proposta.
Se il mio emendamento fosse stato approvato, oggi saremmo nella condizione di agire. Invece, abbiamo perso altro tempo prezioso.
Lo ripeto, così come ho detto in aula al Senato: Il PD non è più disponibile a rinvii ed in Legge di Bilancio la questione va chiusa definitivamente.
Siano liquidati i privati e rinnovata la concessione “in house” in modo da sbloccare i tanti milioni di euro di investimenti previsti per nuove opere sul nostro territorio, conclude il capogruppo PD.