«Parona e maltempo: 60 milioni di motivi per ripensare il rapporto col territorio e due azioni politiche possibili da subito»

Pubblicato da il 31 Agosto 2020

«Parona e maltempo: 60 milioni di motivi per ripensare il rapporto col territorio
e due azioni politiche possibili da subito»

Dopo le prime stime dei danni da nubifragio e le polemiche su Parona, le proposte del candidato Pd Giandomenico Allegri: «Sgravare i Comuni dalla gestione delle acque meteoriche e intervenire sulla legge regionale 11/2004 per recuperare il patrimonio edilizio esistente salvando i terreni agricoli da nuove cementificazioni»

VERONA «Se vogliamo imparare la lezione del cambiamento climatico, che costringe ormai regolarmente cittadini e lavoratori a sopportare eventi atmosferici di grossa portata, possiamo già compiere due azioni politiche molto pratiche». È il commento di Giandomenico Allegri, candidato al consiglio regionale per il Pd, dopo le prime stime dei danni causati a Verona dal nubifragio di domenica scorsa e nel giorno delle polemiche politiche su Parona dopo le proteste dei suoi abitanti per gli allagamenti. Le prime contromisure a portata di mano, secondo Allegri, sono due. Poiché ai Comuni mancano le risorse specifiche per affrontare questi eventi – specie dopo il lockdown – Allegri propone una legge regionale immediata per «affidare le acque meteoriche ai gestori che già coordinano gli interventi su acqua potabile, depurazione e fognatura, inserendole così le acque meteoriche stesse nel ciclo idrico integrato, col risultato di potenziarne lo smaltimento». L’altro passo concreto verso la prevenzione, Allegri, lo deriva dalla sua esperienza di vicesindaco e assessore all’Urbanistica a Sommacampagna: «Se partiamo dalla premessa che cementificare non aiuta ad assorbire le acque, mentre al contrario l’esistenza di un campo coltivato sì, l’esempio di un Comune dove 10 interventi di pianificazione urbanistica su 12 sono stati di recupero di patrimonio edilizio già edificato può essere un punto di ri-partenza. A Sommacampagna è stata fatta una scelta. E credo sia giusto “spingere” tali scelte lavorando sulla legge urbanistica regionale 11/2004 affinché il calcolo del contributo di sostenibilità ambientale favorisca appunto il recupero del patrimonio sfitto, sia in ambito residenziale che industriale, salvaguardando così il terreno agricolo da nuove costruzioni e cementificazioni». Cioè salvaguardando quel fiore veronese all’occhiello del Veneto lasciato in balia degli effetti del cambiamento climatico. Lo dimostrano anche i 20 milioni di perdite per quanto riguarda le bottiglie di vino non commercializzate stimate dal Consorzio di Tutela del Valpolicella dopo la «supercella» di 6 giorni fa. «Una Regione Veneto sensibile e attenta a quel fiore all’occhiello — riflette Allegri — non può trascurare l’esigenza di un piano generale che parta dal riconoscimento degli stravolgimenti climatici come realtà di fatto».

Verona, 29.08.2020

Vicesindaco di Sommacampagna (Verona), Giandomenico Allegri è candidato alla carica di consigliere della Regione Veneto, per il territorio veronese, a sostegno del candidato governatore Arturo Lorenzoni. Sposato con Sara e padre di due figlie, laureato in Scienze dell’Informazione, nel 1991 fonda un’azienda di produzione software. Allegri ha ricoperto diversi incarichi nel Partito Democratico: primo Segretario provinciale a Verona, Tesoriere regionale e Presidente della Commissione di Garanzia. A livello veronese, è stato Presidente di Acque Vive, società di gestione del servizio idrico per i Comuni di Sommacampagna e Sona, e Consigliere di Amministrazione di Acque Veronesi. Ha ricoperto il ruolo di Consigliere Provinciale ed è attualmente membro del Consiglio di Amministrazione ZAI Quadrante Europa.