Maternità Borgo Trento:  La chiusura improvvisa non ha permesso il riorientamento delle gestanti

Pubblicato da il 15 Giugno 2020
La chiusura improvvisa dei reparti di ostetricia dell’ospedale Borgo Trento lascia spiazzati e pieni di interrogativi, per i tempi e le modalità con cui è avvenuta.
La decisione risulta infatti seguire la diffusione a mezzo stampa degli esiti della perizia disposta dal Tribunale di Genova sul corpo della piccola Nina, perizia che ha stabilito l’infezione da Citrobacter. Contestualmente, nel medesimo giorno, si è venuti a sapere anche che non si trattava di un caso isolato ma che se ne sono verificati almeno una dozzina, e che la contaminazione era un fatto a quanto pare conosciuto.
Una misura estrema ma necessaria è stata definita, se la chiusura e la bonifica dei reparti rappresenta una contromisura speriamo efficace, ci domandiamo se attuarla prima avrebbe evitato i casi ad oggi noti  e perché le donne gestanti non siano state indirizzate, attraverso un percorso di accompagnamento pianificato e programmato verso altre strutture di ostetricia del territorio.
Come è chiaro agli addetti ai lavori il parto è un momento fondamentale anche per il rapporto donna e bambino, o bambina, e per la salute psicofisica di entrambi, l’impatto è stato importante visto che l’ospedale della Donna e del Bambino di Verona conosce una media di 9-10 parti al giorno, 3.400 l’anno. Ci chiediamo se il trauma indotto in centinaia di donne a cui è stato detto all’improvviso che si devono trovare un’altra struttura di riferimento, non avrebbe potuto essere risparmiato attraverso una pianificazione della chiusura dei reparti interessati.
Non da ultimo: chiarire da quanto tempo ci fosse la consapevolezza della presenza di questo pericoloso battere e cosa è stato fatto per debellarlo con la massima trasparenza è a mio modo di vedere di fondamentale importanza al fine di preservare il necessario legame di fiducia tra le donne gestanti e le strutture sanitarie che sono chiamate a rendere questo prezioso servizio.
Elisa La Paglia, consigliera comunale Pd Verona