Risorse per l’emergenza alimentare: “Indegna la speculazione politica di certi Sindaci”

Pubblicato da il 31 Marzo 2020



I 4,3 miliardi di euro anticipati ai Comuni sul fondo di solidarietà e egli ulteriori 400 milioni di euro aggiuntivi destinati all’emergenza alimentare rappresentano una prima concreta risposta a sostegno della liquidità dei Comuni e delle situazioni di grave disagio sociale. Il Veneto riceverà 28 milioni di euro solo per gli aiuti alle fasce più deboli della popolazione. Le nuove risorse andranno ad aggiungersi agli stanziamenti di Comuni e Regioni a cui è stata già data possibilità di spendere. Questi i termini della manovra in atto che sta suscitando inaccettabili reazioni politiche.

“E’ vergognoso vedere dei Sindaci che, per puro ordine di scuderia, si scagliano contro un provvedimento tempestivo a sostegno della liquidità dei Comuni e a tamponamento del disagio sociale dei soggetti senza reddito” Così la consigliera regionale Anna Maria Bigon. “Tra questi lo stesso presidente dell’Anci Veneto Mario Conte che arriva al punto di rinnegare l’accordo sottoscritto il giorno prima da Anci nazionale, che pure porta al Veneto 27 milioni per l’emergenza alimentare. Lo inviterei piuttosto a darsi da fare affinché gli aiuti raggiungano al più presto le fasce più deboli della popolazione e a lavorare per sollecitare la Regione Veneto ad occuparsi delle altre emergenze, a partire dai 21 mila stagionali che quest’anno non verranno assunti e da tutte le colf che sono senza lavoro”.

Un “basta” alla speculazione politica sulla pelle dei più deboli arriva dal deputato Pd Diego Zardini: “Quanti soldi ha messo la Regione Veneto per la cassa integrazione? Quanti per gli albergatori la cui stagione è finita prima ancora di cominciare? Quanti milioni per sostenere i piccoli commercianti? Quante decine di milioni per i lavoratori lasciati a casa? Un bello zero tondo su tutto. Ascoltare qualche sindaco leghista lamentarsi dei 400 milioni aggiuntivi stanziati dal governo per i bisogni alimentari sapendo che 28 milioni arriveranno in Veneto, che non è certo una delle aree più povere d’Italia, fa venire il voltastomaco. Invece di lavorare per la propria comunità, gli amministratori della Lega passano il tempo a fare polemiche”

Secondo la deputata Alessia Rotta “non dovrebbe essere difficile, per una volta, riconoscere la tempestività dell’intervento: i 400 milioni sono risorse aggiuntive rispetto a quelle che ogni Comune dovrebbe già avere nel proprio bilancio in favore della sussistenza di famiglie e persone indigenti. Credo che continuare con la logica del “più uno” o del “benaltrismo”, come fa il Sindaco di Verona, non abbia alcun senso. A Sboarina dico che il tema del sostegno al sistema produttivo è ben presente nell’agenda  del governo. Allo stesso tempo mi chiedo dove sia finita la spinta autonomistica degli amministratori leghisti che criticano il governo persino quando gli si dà libertà di spendere…”