D’Arienzo: PFAS a Pescantina, chiarire i dettagli
La rilevazione delle sostanze PFAS nella falda di Pescantina conferma che dalle discariche penetrano nelle acque usate per il consumo umano. Interrogazione al Ministro dell’Ambiente del Senatore PD Vincenzo D’Arienzo, componente della Commissione d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
La presenza delle sostanze PFAS in uno dei pozzi che prelevano dalla falda sotterranea l’acqua che viene usata per alimentare l’acquedotto del Comune di Pescantina, conferma che dalle discariche penetrano nelle acque usate per il consumo umano. Così Vincenzo D’Arienzo, Senatore PD.
Peraltro, prosegue D’Arienzo pare che da tempo, anche se a fasi alterne, le sostanze perfluoro-alchiliche siano state rilevate.
Sebbene la quantità dei Pfas nella falda acquifera sembra essere inferiore rispetto ai limiti previsti dalla Regione Veneto, non dovrebbero esserci dubbi sul fatto che la causa potrebbe essere la penetrazione del percolato della discarica nelle acque sotterranee più superficiali.
D’Arienzo: a tal proposito, nel corso della missione della Commissione d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, di cui sono componente, effettuata in Veneto nel mese di luglio 2019 è emerso che i risultati del monitoraggio ARPAV hanno evidenziato la presenza di PFAS C6O4 nei percolati delle discariche e la contaminazione nelle acque di falda ad opera del percolato che si infiltra nelle acque sotterranee sottostanti, a causa della non completa tenuta dell’impermeabilizzazione del fondo delle stesse discariche.
Porterò l’ennesima evidenza, questa di Pescantina, all’attenzione della Commissione in modo da favorire ogni riflessione e azione legislativa conseguente. Stiamo seguendo il tema con scrupolo, attese le ripercussioni legate al consumo umano di queste sostanze.
Per la nostra provincia sarebbe la seconda rilevazione in una zona di discarica, dopo quella della discarica di Cà Bianca a Zevio.
Condivido le preoccupazioni legittime della popolazione residente che, giustamente, è stata allertata sulla scoperta e chiede informazioni.
Ho immediatamente comunicato al Ministro dell’Ambiente l’ennesima evidenza di queste sostanze presenti in Veneto e, segnatamente, nella provincia di Verona ed ho chiesto se dalle analisi e dalle informazioni scientifiche conosciute, è ipotizzabile un accumulo delle sostanze in questione nel corpo umano, sebbene i valori dei PFAS rilevati in questo caso siano nella norma ovvero inferiori ai limiti fissati.
Penso sia doveroso che siano definiti tutti i dettagli della vicenda, a tutela della salute umana dei residenti del Comune di Pescantina che possono aver fatto uso dell’acqua potabile con i Pfas, conclude il Senatore PD.