Case di riposo – Salemi (PD): “Situazione figlia della mancata riforma delle Ipab. Serve sussulto di dignità della Regione”

Pubblicato da il 13 Dicembre 2019
“Lo studio della Fimmg Verona mostra, numeri alla mano, un quadro che è davanti agli occhi di tutti: la mancata riforma delle Ipab sta portando il sistema fuori controllo. La Regione Veneto ha un sussulto di dignità di fronte all’evidenza della situazione inaccettabile in cui versa il sistema di assistenza anziani in Veneto?”. Così la vicecapogruppo del PD in Consiglio regionale Orietta Salemi interviene a seguito della pubblicazione dei risultati dell’indagine effettuata da Fimmg Verona sulle case di risposo nel veronese.
“Quello che emerge con chiarezza cristallina è l’effetto della mancata volontà politica della Giunta Zaia di mettere in campo quella riforma delle Ipab, attesa da quasi vent’anni, e che continua a non vedere la luce, a differenza di quanto avvenuto nelle altre regioni italiane – sottolinea Salemi -. Ormai siamo fuori tempo massimo e la situazione è fuori controllo. Non è neppure accettabile andare avanti con interventi tampone, senza assumersi la responsabilità di una soluzione strutturale, a cominciare dall’urgenza più cogente: la necessità di adeguare le impegnative regionali al nuovo carico assistenziale sostenuto dagli operatori, richiesto dalla gravità delle patologie e dall’età sempre più avanzata degli ospiti. Lo si deve fare per garantire il diritto all’assistenza ai nostri anziani e alle loro famiglie. Lo si deve fare per assicurare condizioni di lavoro eque e sostenibili agli operatori. Lo si deve fare per evitare il rischio che il sistema assistenziale in Veneto diventi terra di conquista per colossi stranieri che fanno dell’assistenza agli anziani un business. Ci sono tante realtà operanti nel territorio che vanno valorizzate e sostenute perché hanno la competenza e la capacità necessarie, oltre alla conoscenza diretta dei bisogni specifici del tessuto sociale in cui lavorano. Per tutto questo, la riforma delle Ipab non solo è necessaria, ma è urgente e non più procrastinabile”