Chiudere il ciclo dei rifiuti: tocca all’amministrazione dimostrare di avere un progetto credibile

Pubblicato da il 15 Ottobre 2019

Prima di chiedere la condivisione degli impianti con gli altri due bacini provinciali dei rifiuti, scatenando le pur comprensibili proteste dei Comuni virtuosi che hanno scelto e praticato con successo la differenziata spinta, è necessario che l’amministrazione comunale del capoluogo dimostri di avere finalmente una strategia credibile ed affidabile che le consenta di chiudere il ciclo dei rifiuti.

Da questo punto di vista è da valutare se le convenga tuffarsi in un nuovo lunghissimo e costoso progetto di inceneritore, o se invece non le convenga di più lavorare per dotarsi dell’uso degli impianti indispensabili a chiudere il ciclo attraverso una oculata e prudente politica di alleanze.

Probabilmente Cà del Bue non sarà mai l’impianto per cui era stato progettato tanti anni fa ed è assai dubbio che la Verona del 2050 abbia bisogno di un impianto simile sulle rive del suo fiume. E’ invece auspicabile che Cà del Bue acquisisca una importanza centrale nel trattamento di funzioni alternative o complementari all’incenerimento come la produzione di biometano o la lavorazione dei fanghi.

Su questo attendiamo un segnale da parte di Agsm e del Comune, è ormai passato già troppo tempo.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Elisa La Paglia, Federico Benini, Stefano Vallani