Scalo merci di S. Lucia, l’ennesimo “trionfo” di Pirro

Pubblicato da il 8 Luglio 2019 0 Commenti

Per la quarta volta è stato stipulato un protocollo di intesa sullo scalo merci e per altrettante volte è stato definito un evento storico. Eppure, novità positive tra i diversi accordi non ce ne sono. Così il Sen. Vincenzo D’Arienzo membro della Commissione Trasporti e Infrastrutture del Senato.

Anzi, è l’esatto contrario. A leggere bene, il futuro parco verde viene costantemente ridimensionato.

Ma andiamo con ordine, chiosa D’Arienzo.

Innanzitutto, cosa farà Il Governo.

Quando se ne è discusso in Commissione, è stato testualmente riferito che: “il tema della dismissione dello scalo rimane strettamente correlato agli esiti dell’Analisi Costi-Benefici avviata da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulle tratte della linea ad alta velocità Milano – Venezia che interessano il Nodo di Verona: Brescia – Verona e Verona – Padova.”

E’ questa la secca frase comunicata al Senatore PD in risposta ad una precisa domanda sullo stato degli accordi recentemente enfatizzati dal sindaco Sboarina.

Ci sono, quindi, una serie di non detti nella propaganda di Sboarina, prosegue D’Arienzo.

In ogni caso, se è pur vero che è prevista la progressiva dismissione delle funzioni merci collocate nello scalo di Verona Porta Nuova a favore di una riqualificazione dell’area a servizio della città, va detto con altrettanta onestà – come anche specificato dalle ferrovie – che il masterplan dovrà contenere valutazioni di sostenibilità economica. E’ questa la tegola peggiore perché “il legame” stretto tra il futuro dello scalo e la valutazione costi benefici sulle tratte della linea ad alta velocità Milano – Venezia che interessano il Nodo di Verona: Brescia – Verona e Verona – Padova prefigura chiaramente quello che accadrà.

Passata la paura a causa dell’assurdità ideologica di questo Governo dell’analisi costi benefici per la TAV Brescia – Verona, resta il nodo Verona – Padova.

Come emerge anche dalla stampa, la progettazione di quel tratto porta con sé la nuova stazione AV su Viale Piave.

Orbene, poiché i binari che dovranno collegarsi con la nuova stazione saranno almeno sei, è probabile che quelli da/verso S. Lucia saranno posizionati verso Stradone S. Lucia/Via Carlo Alberto dalla Chiesa.

Questa novità, unita alla necessità per le ferrovie di ripagarsi l’intervento (ecco dove insiste la frase “valutazione di sostenibilità economica”), rimpicciolirà ancor di più l’area che potrà essere usufruita in futuro.

Quindi, caro Sboarina, basta dire che avremo un central park di 500mila mq, perché non sarà così.

Poiché il tema è rilevante, non smetterò di dare una mano nella Commissione Parlamentare di merito, di cui sono membro. Sarebbe stato meglio che il sindaco coinvolgesse i parlamentari su questo obiettivo, ma ha preferito camminare da solo.

E questi sono i risultati, conclude il Senatore PD.