Cantieri filobus: quartieri ignari, il Pd: “L’amministrazione si adoperi per risolvere i nodi ed evitare disagi inutili”

Pubblicato da il 6 Giugno 2019 0 Commenti

“E’ vero che con le grandi opere i disagi sono inevitabili ma è anche vero che compito di un’amministrazione seria è di evitare ai cittadini i disagi inutili attraverso un’adeguata pianificazione dei cantieri e un’azione di informazione della popolazione” così i rappresentanti Pd dei quartieri denunciano l’improvvisazione con cui vengono fatti partire i cantieri del filobus. 

“A San Michele si è aperto un cantiere di sei mesi senza preventivamente spiegare alla Circoscrizione e principalmente ai residenti e commercianti a che velocità si ‘muoveranno i lavori’ e se e quali provvedimenti viabilistici verranno presi nel corso del tempo” afferma il consigliere Pd della Settima Circoscrizione Carlo Pozzerle. “L’improvvisazione è tale che perfino in via dei Sogari la segnaletica orizzontale è bianca e non gialla come previsto dalle norme e non è stato nemmeno posto un cartello di avviso modifica viabilità. In via Dolomiti i cantieri sono delimitati con le reti metalliche, tolti posti auto, tolta pista ciclabile e per sapere cosa succede ai cittadini non resta che andare a leggere l’ordinanza appesa ai cartelli di cantiere. Senza alcuna informazione è stato tolto il bus a un quartiere, quando con un minimo di buon senso il disagio poteva quanto meno essere limitato”. E conclude: “Date le premesse, in che condizioni verranno lasciate strade e marciapiedi? Il filobus avrebbe dovuto riqualificare le vie attraversate dal mezzo, ma ad oggi non c’è nessuna indicazione da parte di AMT e ne tanto meno da parte delle ditte al lavoro. Il colmo è che, messa a conoscenza delle critiche, Amt annuncia la convocazione “urgente” ma fuori tempo massimo di una assemblea pubblica per incontrare i cittadini senza peraltro fornire alcuna informativa ai Consiglieri Comunali e di Circoscrizione. Almeno sul sito Amt c’è questa notizia? No!”

Dopo via Dolomiti e via Cernisone i cantieri entreranno in Sesta Circoscrizione: “Chiuderanno via Pisano, via della Corte e via D’Arezzo, ma ancora non sappiamo quando, come e per quanto tempo. E l’amministrazione non risponde alle richieste ufficiali, questa situazione ha dell’incredibile” dice la presidente della Sesta Circoscrizione Rita Andriani. “Dove devieranno i bus? Su via Badile, dove insistono tre scuole? Dove andranno a parcheggiare i residenti di via Pisano e come dovranno organizzarsi le circa 80 attività commerciali che insistono sulla stessa via?” 
In alto mare appare anche la questione della variante di viale Spolverini e dei parcheggi al capolinea di Santa Croce: “Il fatto che dal Comune non rispondano nemmeno alle richieste ufficiali fa pensare che difficilmente la variante di viale Spolverini verrà realizzata”. Conclude Andriani: “Il progetto Filobus che dovrebbe migliorare la vita dei cittadini per ora li sta facendo solo molto preoccupare, e non è certo un bell’inizio. A questo riguardo come Circoscrizione è mia intenzione chiedere in via ufficiale un’ assemblea pubblica con la presenza dei rappresentanti di Amt e dell’amministrazione comunale per illustrare i progetti e i cantieri che interesseranno la Sesta Circoscrizione, e speriamo che in quell’occasione chiariscano le criticità presenti”.

Vive un clima di “quiete prima della tempesta” anche Borgo Roma dove, a distanza di mesi, ancora non si conosce il destino della pista ciclabile di San Giacomo né dei numerosi alberi del Parco di Santa Teresa già segnati con la vernice perché si trovano sulla traiettoria del filobus. “Le nostre richieste di chiarimenti vengono continuamente rimandate ad una successiva fase di cantiere – spiega il capogruppo Pd dellla Quinta Michele Bresaola – l’ultimo rinvio è contenuto del verbale della conferenza dei servizi per la variante generale al filobus pubblicato proprio oggi. Insistiamo inoltre a dire che il transito del filobus in via Comacchio non garantisce sicurezza alle scuole presenti e che la mancata previsione di parcheggi scambiatori rischia di paralizzare il capolinea al Policlinico. Non affrontare questi nodi è singolare: non abbiamo a che fare con un progetto caduto dal cielo, del filobus si parla da decenni. Sarebbe una beffa se proprio a Borgo Roma il filobus finisse per congestionare ulteriormente il traffico, cancellando pezzi verde prezioso e di piste ciclabili”.

PdVr Ufficio Stampa