Congresso Pd: un passo avanti per affrontare le sfide del futuro
Una mozione firmata dai due sfidanti al ballottaggio, Valeria Pernice e Claudio Marconi, sottoscritta anche da Massimo Lanza e votata all’unanimità dall’assemblea provinciale, partecipatissima, riunitasi ieri in sala Lucchi dello Stadio, ha sancito la svolta tra i democratici veronesi.
La volontà di voltare pagina e di rilanciare la proposta politica del Partito Democratico per la città e la provincia veronese ci ha fatto considerare che gli strappi e le divisioni dell’ultimo congresso provinciale – ulteriormente acuiti dalla vertenza regolamentare trascinatasi per oltre un anno – non ci consentirebbero di affrontare gli sviluppi, per certi versi inediti, dello scenario politico attuale. Da un lato il Pd che a livello nazionale è passato dal governo all’opposizione, dall’altro lato la necessità di fronteggiare il nuovo blocco politico grillo-leghista che miete consensi proprio attaccando le opere necessarie allo sviluppo del territorio scaligero, dall’alta velocità-capacità ferroviaria al depuratore del Garda.
Viste anche le prossime scadenze amministrative che ci devono vedere il più compatti possibile, abbiamo convenuto di comune accordo di rinunciare al ballottaggio e di lavorare uniti, in attesa di tornare a confrontarci, ma senza gli strascichi negativi dell’ultima stagione, nell’ambito della nuova fase congressuale ormai alle porte. Nel frattempo auspichiamo che la prosecuzione della gestione commissariale si avvalga di significativi rappresentanti di tutto il Pd veronese.
Valeria Pernice, Claudio Marconi, Massimo Lanza
Allegato:
mozione approvata
delibera Commissione Nazionale di Garanzia