Fondazione Arena – Salemi: “Vertici di Fondazione? Mi ricordano la triste condizione dei capponi di Renzo”

Pubblicato da il 18 Settembre 2018 0 Commenti
La consigliera regionale veronese Orietta Salemi interviene a seguito della notizia del rinvio del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Arena: “Pur trovandosi in una condizione disperata, i quattro capponi di Renzo nel famoso passo di manzoniana memoria continuavano a litigare e a beccarsi tra di loro (‘…le quali intanto s’ingegnavano a beccarsi l’una con l’altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura’) – sottolinea Salemi -. Ora, con rispetto parlando, è l’unica triste fantasia che riesce a sollecitarmi la situazione odierna di Fondazione Arena. Situazione grottesca e drammatica insieme se si pensa che a solo un anno di insediamento la nuova governance attesta quanto l’amministrazione Sboarina si sia infilata in un gran pasticcio. E il peccato originale sta in una serie di nomine che pare abbiano risposto più agli appetiti politici che all’urgenza di stabilità dell’Ente. Col risultato che è sotto gli occhi di tutti: l’ingestibilità della più famosa Istituzione cittadina che stava faticosamente risalendo la china, ma che oggi si ritrova in preda a beghe di condominio e nuovamente al cospetto di un futuro incertissimo: quale a oggi la nuova programmazione artistica? Quale il piano di rilancio? A quando il via al nuovo Piano Industriale?”
“I contributi di enti pubblici e privati ci sono – aggiunge Salemi – ma ci spaventa l’idea che siano destinati a fondo perduto per l’attuale paralisi della governance. Il rinvio del CdI, giustificato da motivi organizzativi, puzza di bruciato e talvolta a pensar male ci si intiva. Ma il punto è un altro: il tempo oggi è una variabile preziosa e per Fondazione siamo ormai ai supplementari: il Sindaco prenda responsabilmente in mano la situazione, con azioni rapide e concrete, ma questa volta con uno sguardo alto, fuori da un provincialismo stretto e soffocante per una città dalla vocazione internazionale come Verona”.