D’Arienzo: Il Regolamento di Dublino ed il gioco di Salvini

Pubblicato da il 18 Luglio 2018 0 Commenti

Il Regolamento di Dublino, atto di diritto dell’Unione Europea che definisce i criteri con cui i paesi membri debbano prendere in carico la protezione dei richiedenti asilo, assegna i rifugiati al Paese di primo arrivo.
Con l’esplosione del fenomeno migratorio nel mediterraneo, quel Regolamento, sottoscritto dal Governo Berlusconi (Maroni, Ministro dell’Interno) nel 2003, penalizza in particolare l’Italia.
Prima il Governo Renzi e poi quello Gentiloni hanno chiesto in ogni occasione la modifica di quel Regolamento nonchè la ricollocazione obbligatoria in Europa dei migranti sulla base di quote definite e la condivisione dei rimpatri obbligatori nei paesi di provenienza.
Le proposte sono state accettate, ma diversi Paesi, specie quelli dell’est Europa, mai hanno voluto ospitare migranti. Quindi, la parte ricollocamento non ha avuto alcun esito e, conseguentemente, i migranti sono rimasti quasi tutti in Italia.
Sebbene i dati oggi siano diversi da ieri, fino ad oggi sono sbarcate 13.775 persone rispetto ai 61.083 dello stesso periodo 2017, il tema è vivo nel dibattito pubblico ed in questi giorni si arricchisce di una novità: proprio mentre stava andando in porto la richiesta italiana di modificare il Regolamento, Salvini ed altri paesi, sempre quelli dell’est, hanno dichiarato la loro contrarietà.
Ma come, sbraita contro l’immigrazione è poi quando c’è da cambiare quel coso che ci penalizza, vota contro?
Si, perché pretende che l’UE chiuda le frontiere ai migranti con un blocco navale e con i respingimenti in mare. Vabbè, questa è la propaganda, ma è chiaro anche il danno. Non credo che siano possibili i respingimenti e se Salvini segue quelli dell’est – te li raccomando in egoismi e qualunquismi – va contro i nostri interessi. Cosa gliene frega a Orban e soci dell’immigrazione che arriva soprattutto qui?
Quei nazionalisti hanno assunto posizioni impossibili, come i respingimenti, perché sanno che anche se vanno male, tanto i migranti sempre in Italia arrivano.
E allora, caro Salvini, anziché riempirci di propaganda, accetta la modifica del Regolamento e dopo, ma solo dopo, alzi la posta. Se la tua proposta, e quella dei tuoi amichetti populisti, non andasse in porto, il Regolameno non si cambia e tutto rimane come adesso.
Prima la cosa poteva farti comodo, tanto governavamo noi e potevi lucrare, ma adesso?

Sen. Vincenzo D’Arienzo